di Marco Caldara – foto Aircel Chennai Open
Il suo cammino è stato più difficile del previsto, ma alla fine Janko Tipsarevic ce l’ha fatta. Alla sesta apparizione in carriera nell'Atp 250 di Chennai, il top ten serbo è riuscito a mettere tutti in fila per la prima volta, riscattando così la cocente sconfitta in finale rimediata nel 2012, quando dopo tre ore di gioco e altrettanti tie-break si arrese a Milos Raonic. A cadere sotto i suoi colpi lo spagnolo Roberto Bautista Agut, che alla prima finale in carriera nel circuito maggiore ha saputo vender cara la pelle, ma non è riuscito ad andare oltre il 3-6 6-1 6-3 conclusivo, siglato da Tipsarevic in un’ora e quarantanove minuti di gioco. Proprio come nella semifinale di ieri contro lo sloveno Aljaz Bedene, il tennista di Belgrado è partito al rallentatore, infastidito dal tennis senza peso del rivale, ma appena è riuscito a prendergli le misure non c’è più stata partita. Negli ultimi due set Tipsarevic ha ceduto solamente dodici punti in otto turni di battuta, correndo veloce verso un successo che gli è valso il quarto titolo Atp in carriera.
“Nel corso della settimana non sono riuscito a giocare il mio miglior tennis – ha ammesso Tipsarevic dopo il successo – ma sono comunque felice per essere riuscito a vincere il titolo. Il match di oggi è stato simile a quello di ieri con Bedene. Nel primo set ho giocato in maniera un po’ troppo passiva, gli ho dato tanto spazio e ho atteso i suoi errori, che però non sono arrivati, e sono andato sotto nel punteggio. Nonostante ciò sono comunque rimasto tranquillo, e la partita è girata. A partire dal secondo set ho cercato di giocare più vicino alla linea di fondo e farlo muovere molto, e la soluzione ha pagato, perché alla fine lui ha accusato un po’ di stanchezza”. È così sfumato sul più bello il sogno di Roberto Bautista Agut di centrare il primo titolo Atp in carriera. Poco più di due anni fa il tennista spagnolo giocava i tornei Futures, poi, grazie a una scalata rapida e costante, è riuscito a guadagnarsi palcoscenici ben più importanti.
Sul cemento dell’Aircel Chennai Open ha raggiunto la prima semifinale Atp in carriera sorprendendo il grande favorito Tomas Berdych, e poi ci ha preso gusto. In semifinale ha battuto in rimonta il francese Benoit Paire, e anche all’ultimo atto ha saputo far vendere grandi cose. Poteva essere il primo ‘unseeded’ a vincere il torneo di Chennai dal lontano 2001 (quando ci riuscì il ceco Michal Tabara), ma non ci ha pensato, lasciandosi alle spalle la pressione e giocando il suo miglior tennis per tutto il primo set. Non è bastato, perché non ha saputo tenere lo stesso rendimento per l'intera durata dell’incontro, ma può essere soddisfatto lo stesso. “Nell’ultimo anno sono cresciuto tanto e ho vinto tante partite – ha spiegato – e i progressi compiuti mi han dato tanta fiducia ed esperienza. Nel corso dell’inverno ho lavorato duro e con tante motivazioni, e questa settimana ne è stata la dimostrazione”. Sul finire della scorsa stagione è riuscito a entrare nei top 100 (è stato 74 a ottobre), e il suo obiettivo per il 2013 era semplicemente quello di rimanerci. Ma con i 150 punti di Chennai arriverà nei primi 60, e ora sa di poter puntare più in alto.