di Fabrizio Salvi – foto Getty Images
La storia del giovanissimo Frances Tiafoe è bella e affascinante, di quelle che devono avere per forza un lieto fine che faccia sentire soddisfatto il lettore. Il passato del teenager americano è stato sviscerata in lungo e in largo dai media a stelle e strisce, famelici di storie da raccontare, e questa ha la piega giusta per piacere al pubblico.
Figlio di sierraleonese immigrato a Washington, col padre che faceva il custode in un circolo di tennis, Frances ha iniziato a colpire le prime palline proprio li, fino a diventare quello che poi nella serata di ieri è stato acclamato da tutto il Grandstand. Al termine di una partita durata quattro ore, John Isner, l’avversario, accarezzerà il suo giovane sfidante appena sconfitto dicendogli di restare a testa alta, perché è stato molto bello giocare con lui.
Si, perché il gigante della Florida se l’è vista davvero brutta contro il funambolico teenager, capace andare in vantaggio di due set e di avvicinarsi tanto così alla vittoria. Esperienza e maggiore solidità nei momenti decisivi hanno permesso al Isner di uscire dalla melma nella quale si era invischiato e di venirne a capo nel tie-break decisivo. Frances Tiafoe è sicuramente un giocatore ancora da svezzare, ma con qualità di primo ordine e che farà parlare di sé nel prossimo futuro.
Ieri era anche il giorno del debutto nel torneo di Novak Djokovic, campione in carica, e di Milos Raonic. Nole non ha avuto troppe difficoltà a battere un avversario da prendere con le pinze come Jerzy Janowicz in quattro set. Il gigante polacco, è passato dall’essere il numero 14 del ranking mondiale che vantava la finale a Parigi Bercy e addirittura una semifinale di Wimbledon persa contro Murray, a numero 247, sprofondando nel mondo delle qualificazioni e dei Challenger.
Milos Raonic ha avuto a sua volta un esordio sulla carta complicato contro l’eclettico Dustin Brown. Tre set sono stati sufficienti anche al canadese per avere la meglio sul suo avversario, sempre temibile su superfici veloci, che lo portano in braccio a Ryan Harrison, a sua volta vincitore contro Adrien Mannarino.