Nell'immenso campo centrale di Indian Wells, Thomas Fabbiano fa una bella figura contro Jack Sock, arrivando a tanto così dal portare il match al terzo set. La differenza di cilindrata è stata decisiva, ma Thomas può ben figurare anche nei grandi tornei. Adesso c'è bisogno di punti: nei prossimi tre mesi gli scadranno diverse cambiali pesanti.

Per qualche minuto, Thomas Fabbiano ha sognato la grande impresa. Battere Jack Sock sul campo centrale di Indian Wells sarebbe stato un successo da ricordare per sempre. È arrivata una sconfitta, ma il pugliese esce con la consapevolezza di poter competere a certi livelli. Per lui, ragazzo sensibile e attento al mondo che lo circonda, mettere piede per la prima volta nel secondo stadio tennistico più grande al mondo, deve essere stata un'emozione infinita. C'era persino qualche premessa per sognare, a partire dal difficile inizio di stagione di Sock. L'americano, tra l'altro, gioca un tennis asimmetrico che l'intelligenza tattica di Fabbiano poteva disorientare. Tommy è rimasto in campo poco meno di un'ora e mezzo: il punteggio dice 6-2 7-5 ma nel secondo set c'è stata partita, con l'azzurro in vantaggio di un break e a due punti dal set. Avanti 3-0 e poi 5-2, Thomas ha servito per il set sul 5-3 e si è trovato 30-15, perdendo l'unico punto che può rappresentare un rimpianto: un approccio di rovescio morto in mezzo alla rete, che forse si poteva giocare meglio. Per il resto, un pizzico di tensione e la ritrovata vena di Sock hanno evitato complicazioni per il numero 1 americano, semifinalista dodici mesi fa. A costo di essere ripetitivi, ci tocca dire che a Fabbiano non manca la tecnica e nemmeno il modo di stare in campo, per competere con i migliori. È il motore ad avere una cilindrata inferiore. La differenza era netta contro Sock, bombardiere che mette quintali di peso sulla palla. Per intenderci, il suo dritto genera una rotazione superiore rispetto a quello di Rafa Nadal. Nel primo set non c'è stata partita: 12 colpi vincenti a 0 sono il dato migliore per descrivere il 6-2.

SCADENZE DA GESTIRE
Il match poteva scappare via, invece Fabbiano ha continuato a fare quello che aveva in mente. Brekkava in avvio di secondo e trovava un buon feeling nella manovra da fondocampo, con Sock spesso costretto a giocare a metri dalla riga e a colpire in movimento. Un bel guaio, per un giocatore che si porta appresso qualche chilo di troppo. Però le buone memorie su questo campo gli hanno dato quel pizzico di grinta in più per rimettere in piedi un set compromesso. Fabbiano resisteva sul 3-1 (annullando tre palle break, l'ultima con un bel dritto a uscire), ma Sock raddrizzava il parziale a tempo quasi scaduto, con un bel punto in difesa, chiuso da un dritto lungolinea in corsa (5-4). Fabbiano accusava il colpo, cedeva ancora una volta il servizio sul 5-5 e si arrendeva. Le sensazioni rimangono positive, ma adesso viene il difficile: intanto il secondo turno a Indian Wells non gli basterà a coprire i punti della finale a Zhuhai di dodici mesi fa, ma soprattutto arriva un periodo di profonde cambiali: da qui a giugno gli scadranno i risultati più importanti, 335 punti frutto di tre vittorie (Quanzhou, Gimcheon e Seul) e una finale (Nottingham). È il 50% del suo bottino, quello su cui ha costruito il piazzamento tra i top-100 ATP. Difenderlo non sarà semplice: per questo, la prossima settimana lo vedremo a Miami e poi a Le Gosier,in Guadalupa. Sono ottime chance per raccogliere punti e affrontare con più tranquillità le scadenze di maggio-giugno. Thomas ero iscritto anche ad Irving, ricco Challenger al via in queste ore: essendo ancora impegnato a Indian Wells, tuttavia, è stato cancellato. Dalla California, Vanni Gibertini ci informa che Thomas ha già parlato con il direttore del torneo e potrebbe ottenere una wild card in extremis se non dovessero arrivare richieste di top-players. Nel tennis si può sempre migliorare, ma l'impressione è che Thomas sia molto vicino al massimo del suo potenziale, non tanto come classifica ma come qualità di gioco. A suo agio in ogni zona del campo, è davvero complicato trovargli un punto debole. Sfortunatamente, non c'è neanche una caratteristica super, un punto forte più evidente di altri. E se Milos Raonic, parlando con il nostro Jimbo Moroni, gli aveva svelato che il salto di qualità era partito quando aveva smesso di lavorare su tutto ma solo su servizio e dritto, qualcosa vorrà pur dire. Ma di Fabbiano possiamo fidarci: la professionalità non si compra al supermercato, e lui ce l'ha. Ed è convinto che il meglio debba ancora venire.

ATP MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Secondo Turno
Jack Sock (USA) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-2 7-5