L'austriaco ritrova la sua superficie preferita e si aggiudica il nono titolo in carriera, il primo dopo dodici mesi di digiuno. A Buenos Aires ha mostrato una netta superiorità: in finale ha liquidato Aljaz Bedene in due set. “Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria non mi avrebbe soddisfatto”

Senza perdere un set in tutta la settimana, Dominic Thiem ha dato il benvenuto al suo 2018 sulla terra battuta. Se continua ad avere qualche difficoltà sulle altre superfici (la sconfitta a Melbourne contro Tennys Sandgren fa ancora male), sulla terra vale un top-5, forse anche di più. Al torneo di Buenos Aires ha mostrato una netta superiorità, imponendosi in finale su Aljaz Bedene col punteggio di 6-2 6-4. Lo aveva già battuto a Doha, si è ripetuto sulla sua superficie preferita. L'Argentina Open gli porta bene, poiché si era già imposto nel 2016. Il numero fortunato della sua settimana è il nove: 9-0 a Buenos Aires, 9 titoli intascati in carriera. L'austriaco ha messo fine a un digiuno che durava da quasi un anno, quando si impose a Rio de Janeiro (e in questi giorni proverà a difendere il titolo). Negli ultimi 30 anni, soltanto due giocatori si erano imposti in più occasioni al Buenos Aires Lawn Tennis Club: guarda caso, due super-specialisti del rosso: Carlos Moyà (1995, 2003, 2006) e David Ferrer (2012 e 2014). “Vincere un torneo è una buona notizia, perché noi tennisti siamo più abituati a perdere che a vincere – ha detto Thiem – tuttavia amo molto queste condizioni. Quando fa caldo e i campi sono lenti, ho buone possibilità di giocare bene. Era il mio obiettivo a inizio settimana e sono felice di averlo ottenuto”.

BEDENE SI IMPEGNA, MA THIEM È TROPPO FORTE
Adoro giocare sulla terra battuta: l'anno scorso avevo scelto di giocare indoor in Europa: sono buoni tornei, ma qui avevo ottenuto di più. Volevo vincere il torneo, qualsiasi altro risultato non mi avrebbe soddisfatto. A un anno dall'ultimo titolo, era il momento di tornare a vincere”. Nello stadio intitolato a Guillermo Vilas, il match si è giocato in condizioni caldissime. Thiem è stato il primo a salvare una palla break nel terzo game, poi era lui a effettuare il primo strappo (3-1, grazie a un rovescio di Bedene in corridoio). Un altro break gli consentiva di chiudere il primo set in 35 minuti. Nel secondo, lo sloveno (tornato a giocare per il paese d'origine dopo un lustro da britannico). Sul 4-4, tuttavia, è arrivato il break decisivo. Con un tennis ordinato e pulito, Bedene ha fatto del suo meglio per contrastare il suo avversario. Ha tenuto duro anche nell'ultimo game, ma il terzo matchpoint è stato quello decisivo. “Per me è stata una grande settimana, Dominic ha meritato di vincere. Da parte mia, spero di vincere finalmente il mio primo titolo ATP”. Intanto ha conquistato il best ranking, salendo al numero 43 ATP. Tra i due c'è un buon rapporto: durante il periodo di offseason si erano ritrovati in Slovenia e si erano divertiti a giocare a calcio. Ma sul campo da tennis, beh, Thiem non ha fatto sconti.

ATP 250 BUENOS AIRES – Finale
Dominic Thiem (AUT) b. Aljaz Bedene (SLO) 6-2 6-4