Da Parigi, Alessandro Terziani – foto Getty Images
In un clima da tregenda si sono completati i quarti di finale di questo sfortunata edizione del Roland Garros. Anche oggi clima polare, con raffiche di vento gelide e pioggerellina a intermittenza.
Philippe Chatrier con larghi spazi vuoti con molti possessori di biglietti che hanno rinunciato al viaggio verso il Bois du Bologne. Un po’ per i match in programma non proprio attraenti, ma soprattutto per le pessime previsioni meteo. Djokovic ha impiegato poco più di due ore e tre set per battere per la 24esima volta su 26 il povero Thomas Berdych. Per tutto il match il serbo ha giocato al “gatto con il topo”. Game interlocutori per poi, nei momenti topici, assestare la zampata mortale. Così è stato sul 3-3 nel primo set con il break decisivo. Sullo slancio Djokovic ha breakkato subito in apertura di secondo set. In uno dei pochi passaggi a vuoto del serbo, il ceco ha effettuato il contro break riportandosi in parità, 4-4. Il suo animo perdente è venuto però fuori quando è andato a servire sul 5-6 e ha perso il gioco a zero e il set. Nel terzo set Djokovic ha effettuato l’allungo decisivo sul 4-3 mettendo così una pietra tombale sulla partita.
Poche centinaia di spettatori sul Suzanne Lenglen con larga maggioranza di scolaresche urlanti. Non erano infatti inizialmente previsti oggi incontri di livello su questo campo visto che doveva essere il giorno consacrato alle semifinali femminile sullo Chatrier. Una indegna cornice per il match più interessante della giornata, quello tra i due astri emergenti Dominic Thiem e David Goffin. In palio per entrambi la prima semifinale Slam e l’entrata nella top ten. Promettente avvio per l’austriaco che si porta immediatamente sul 4-2 per poi andare in confusione perdendo ben sei giochi di fila, il primo set e subendo il break nel secondo. Goffin sale sul 5-3 ma non riesce a concretizzare il vantaggio. Si va al tie-break, Thiem fallisce un primo set point sul 6-5, poi Goffin ha la grande occasione di portarsi due set avanti sul 7-6 ma non ha il coraggio per forzare due facili diritti. Non spreca la seconda chance l’austriaco sull’8-7 e riporta il conto dei set in parità. Nel terzo set è ancora Goffin a portarsi fino al 4-2. Il belga finisce improvvisamente la benzina e subisce addirittura nove giochi consecutivi ritrovandosi 0-5 nel quarto. Dopo 2 ore e 51 minuti Thiem chiude 61 il set e l’incontro. Un match per larghi tratti gradevole con Thiem, più potente e coraggioso, sempre alla ricerca del vincente, Goffin con trame più ragionate ma a volte troppo frenato nei momenti decisivi. Fisicamente l’austriaco si è mostrato decisamente più preparato per la lunga distanza. Sicuramente vedremo molte altre volte questa sfida per traguardi sempre più importanti. Da lunedì Thiem sarà almeno n.7 mondiale, Goffin si consolerà con il best ranking (n.11). Il ricambio generazionale è in atto.
Risultati
Maschile
Quarti
Djokovic b. Berdych 63 75 63
Thiem b. Goffin 46 76 64 61