Secondo titolo consecutivo per Dominic Thiem: dopo Umago, l'austriaco si impone anche a Gstaad battendo in due set l'amico David Goffin. Vola a ridosso dei top-20, ma non si pone limiti. E cercherà il tris a Kitzbuhel. 

Non è forse il torneo della consacrazione, ma ci siamo quasi. Dominic Thiem, classe 1993, dopo aver trionfato a Umago la scorsa settimana (e Nizza appena due mesi fa), mette le mani anche sul torneo di Gstaad e conquista il terzo torneo dell'anno, nonché in carriera. Suo dirimpettaio, nell'edizione del centenario, David Goffin. Numero uno del tabellone, suo grande amico e ormai stabilmente nei primi venti. Una finale all'insegna della gioventù e del talento. Una finale tra chi ha mantenuto le promesse, il belga e chi, l'austriaco, ha nel braccio la potenzialità di andare oltre. E diventare, nei prossimi mesi, lo spauracchio dei primissimi al mondo. Talento e gioventù, quindi. Sinonimi di spettacolo? Tutt'altro. Il tennis non è (sempre) matematica e di spettacolo, in campo, se n'è visto ben poco. Troppa tensione, troppi errori, specie da parte di Goffin. Sin dalle prime battute Thiem mette in chiaro che le sue intenzioni, di vittorie e di gloria, sono serissime. E non solo una cometa. E dopo aver salvato, col piglio di un top four, due palle break nel terzo gioco con altrettanti ace, va a conquistarsi il break il turno successivo. Ipoteca sul set? Tutto troppo bello e facile. Come oramai gli accade da due settimane. Comprensibile il passaggio a vuoto che gli costa quattro giochi consecutivi. Ma non può piovere per sempre. Un Goffin sin troppo sicuro di aver incamerato il primo set, serve sul 5 a 4 e si ritrova quasi inerme dinanzi ad un Thiem che decide di palesare tutto il suo talento. Due discese a rete, compreso un sublime controtempo, e per Dominic arrivano tre palle del 5 pari. Se le vede cancellare, ne ottiene una quarta.


GOFFIN MALE AL SERVIZIO

A questo punto serve un gesto d'amicizia. E quale miglior regalo del doppio fallo da parte di Goffin, che rimette tutto in parità. Ma non è finito il Natale per l'austriaco. David serve sul 5 a 6, per rifugiarsi al tie break. Si porta 40 a 0 e (ri)spegne la luce. Perde cinque punti consecutivi, uno dei quali tutto merito di Thiem con un sublime lungolinea di rovescio, e quindi il set. Set nuovo vita nuova? Niente di tutto questo. Thiem serve per primo anche nel secondo set e perde subito il servizio. Ma in cuor suo sa che non è un dramma. Le percentuali al servizio di Goffin sono oltre lo sconforto e il belga, prima ottiene due palle del 2 a 0, poi mette assieme due doppi falli e un gratuito. Dominic pareggia i conti e non può far altro che approfittare, di un avversario sempre più in preda ad uno psicodramma. Un isolato episodio, infatti, il servizio tenuto dal belga al quarto. Due game più tardi, sono ancora due doppi falli e l'ennesimo gratuito a spianare la strada all'austriaco. David avrebbe pure l'occasione per rialzarsi e camminare. Ma non sfrutta la palla del controbreak e si lascia quindi andare, avvilito e desolato, cedendo a zero l'ottavo e ultimo gioco dell'incontro. Esultanza contenuta, per Dominic. Al cospetto dell'amico. Da lunedì sarà numero 21 al mondo e lo rivedremo a Kitzbuhel, ne torneo di casa, per difendere la finale dello scorso anno. E in questo stato di grazia e di forma, Thiem, può addirittura far meglio.

 

ATP GSTAAD – Finale

Dominic Thiem (AUT) b. David Goffin (BEL) 7-5 6-2