“THIEM MI DÀ TANTA SICUREZZA”Debut delight…
— Wimbledon (@Wimbledon) 4 luglio 2018
Making his #Wimbledon bow, qualifier Dennis Novak takes out the No.17 seed Lucas Pouille to reach the third round of a Grand Slam for the first time, winning 6-4, 6-2, 6-7(8), 3-6, 6-2 pic.twitter.com/9OuTuo9xnc
Il sogno di Novak si è materializzato in due set ai limiti della perfezione, ma pareva svanito quando ha mancato due match-point nel tie-break del terzo, perso per 10 punti a 8, e poi ha ceduto rapidamente il quarto. Invece, in avvio di quinto ha trovato un break che gli ha ridato forza e fiducia, e dal 2-2 ha vinto quattro game di fila, mostrando che non solo Thiem può farsi vedere negli Slam. “Questa vittoria – ha detto in conferenza stampa – è anche merito di Dominic, che continua sempre a ripetermi che posso giocare bene e posso fare grandi cose. Crede veramente in meno, e questo mi dà sicurezza, mi fa sentire bene. Fin da bambino sognavo di vincere una partita lunga e importante in un torneo del Grande Slam, ma l’emozione va oltre ogni aspettativa. È stato davvero incredibile”. A maggior ragione per uno che ha da poco messo piede fra i primi 200 della classifica ATP, nel circuito maggiore aveva vinto giusto un paio di partite in carriera (nella sua Austria, of course) e solo poche settimane fa si era trovato di nuovo costretto a giocare un paio di Futures in Turchia, lontano da telecamere e attenzioni. Di colpo, invece, è diventato il primo qualificato a centrare quest’anno il terzo turno nel torneo più famoso del mondo. Se ne sono accorti anche i suoi conoscenti, tanto che il suo telefono è letteralmente esploso di messaggi, almeno un centinaio solo su WhatsApp. “Ovviamente c’è gente che non si faceva sentire da una vita ed è ricomparsa tutta d’un tratto, ma risponderò anche a loro”, ha scherzato, prima di volare dritto dal fisioterapista, per rimettere in sesto un fisico provato dal suo primo match di cinque set in carriera. Fra meno di 48 ore dovrà di nuovo essere al top, perché dall’altra parte della rete ci sarà Milos Raonic, uno che all’All England Club è arrivato anche in finale. “Dovrò cercare di fare il possibile sul suo servizio e stare vicino al campo, per muoverlo il più possibile. Gli spostamenti non sono esattamente il suo punto forte”, ha chiuso ridendo, con la sicurezza di chi si è appena intascato 100.000 sterline. Ben oltre il doppio di quanto incassato nell’intero 2017. Il bello di giocare in mezzo ai grandi è anche questo.