12 APRILE 2014

Sarà che superati i 40 i desideri vintage diventano sempre più forti, ma mi è preso un colpo quando Vittorio Campanile (ex giornalista dedicato al tennis e ora colpito dal morbo calcistico, al punto da arrivare a dirigere Goal.com Europa a Leeds) ha twittato una sua foto mentre calzava le Air Tech Challenge II. Di per sé, può sembrare una delle tante, insipide sigle che accompagnano i prodotti sportivi. In buona sostanza però, è quella scarpa da tennis, altezza tre quarti e colori vivaci, che Andre Agassi mostrò per la prima volta nel 1990, quando lanciò una moda ribelle per chi era abituato ai Gesti Bianchi del tennis. Ebbene, Nike l’ha riportata in auge, o meglio in store: ovviamente la tecnologia permette di giocare con calzature più evolute ma la Agassi è diventata una scarpa sportswear di primissimo livello. Mi sono tuffato sullo store inglese senza successo; quindi su quello italiano ma, ahimé, compare una Challenge II in colorazione differente. “Ma anche questa versione è molto carina, anzi…” potrebbe obiettare un fashion victim. Già, ma non è la scarpa che conta; è quello che rappresenta. Il color Agassi ha cambiato la moda del tennis e, a distanza di 24 anni ancora la ricordiamo e saremmo disposti a trattarla come una reliquia. A patto di trovare quella originale. Per chi volesse qualche maggior specifica tecnica, la tomaia è in pelle sintetica e decisamente resistente, con un'unità Nike Air-Sole integrata nel tallone per un'ottima ammortizzazione e protezione dagli impatti. La suola è in gomma con disegno a spina di pesce per una buona aderenza ai terreni più diversi.