Dopo una partenza insolita (e non tennistica) il nostro appuntamento settimanale tocca tanti temi. Jacopo Lo Monaco è convinto che un calendario così faticoso spinga i giocatori verso il doping. Al Masters si distingue la Kerber, la polemica di Fognini, l’addio Errani-Lozano e altro ancora, comprese le domande di voi ascoltatori.


La polemica di Fognini, l’addio tra Errani e Lozano, il divertente Tie Break Tens


PRIMO BLOCCO – Oggi inizia Jacopo Lo Monaco: un articolo del Corriere della Sera ci porta a parlare dei telecronisti e della loro “paura del silenzio”. Riprendiamo il discorso Kyrgios: secondo Jacopo, il calendario è troppo complesso ed è impossibile essere sempre lucidi e in forma. Al di là del comportamento, a Shanghai l’australiano era sfibrato. “E un calendario così impegnativo sembra invogliare i giocatori ad aiutarsi, anche oltre il limite del lecito. Però non abolirei mai i controlli antidoping”. Stanno entrando nel vivo le WTA Finals: Jacopo è impressionato dall’ottimo rendimento di Svetlana Kuznetsova, capace di battere la Radwanska dopo il tour de force delle ultime due settimane. Più in generale, la Kerber è la giocatrice che ha fornito le migliori sensazioni. “Penso che sia la favorita per il titolo” e aggiunge: “La Muguruza e la Keys hanno in Sumyk e Hogstedt due buoni allenatori che però non sono adatti al loro tipo di gioco. “Hanno bisogno di liberare il proprio istinto”.

SECONDO BLOCCO – La polemica accesa da Fabio Fognini durante la premiazione di Mosca: mostrando la solita personalità, l’azzurro ha ironizzato sul medical time out di Pablo Carreno Busta durante la finale. “Se io fossi Fognini, mi preoccuperei di più di quello che dicono Ferrer e lo stesso Carreno: loro lottano su ogni punto, perché sono convinti che prima o poi arriverà un passaggio a vuoto”. Per Fabio resta comunque una buona settimana e ha buone chance di raggiungere i cinque titoli ATP di Barazzutti. E’ finita la collaborazione tra Sara Errani e Pablo Lozano: “Non me l’aspettavo – dice Jacopo – però credo che la Errani resterà in Spagna per proseguire con una certa metodologia di lavoro. Il problema di Sara è che il suo tennis ha bisogno di una condizione fisica perfetta. Se si cala anche di poco, diventa dura”. Due parole anche sul Tie Break Tens, il nuovo format che ha entusiasmato Jacopo per la capacità di coinvolgere. “Cercherei di adottarlo in più esibizioni possibili, magari aggiungendo altre prove non necessariamente tennistiche come corsa e salto”. A chiudere, le vostre domande.
– Non è che l’anno prossimo Paolo Lorenzi continuerà a migliorarsi e salire in classifica?
– Cosa dobbiamo aspettarci da Serena Williams nel 2017?
– Cosa possono ottenere i giovani americani, da Fritz a Tiafoe?

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