StatIstiche a cura di LUCA ROLDI
Una delle (poche) colpe dei Fab Four è stata quella di convincere i vertici della loro Associazione che era necessario omologare la velocità delle varie superfici. Basta pallettari a trionfare sulla terra rossa di Parigi e gli stessi a ripetere che l’erba dei Championships è buona solo per le mucche. Accolta la richiesta dai vari tornei, si son persi gli specialisti, i Bruguera e i Muster che vincevano Roland Garros e a Wimbledon presentavano un incerto certificato medico (“La Lotto mi ha mandato solo quattro magliette a Londra: evidentemente non devono aver troppa fiducia…” dichiarò un divertito Muster). Tuttavia, qualche differenza la si può trovare se si suddividono per superficie tutti i punti conquistati nelle ultime 52 settimane (compresi i cosiddetti non-countable, quelli che vanno oltre i 18 ammessi dall’ATP ma che servono a dare un quadro generale più completo) dai top 100. Uno studio statistico completo e realizzato dal nostro Luca Roldi. E partiamo, ca va sans dire, con la terra rossa.
In fondo potete trovare il top 100 ranking su terra rossa con punti e numeri vari; qui di seguito, le dieci posizioni più interessanti.
01. RAFAEL NADAL
Il titolo stagionale è chiaramente riduttivo per chi ha vinto Roland Garros 9 volte su 1o partecipazioni. Tuttavia, considerando la mediocrità (per lui…) dei risultati ottenuti quest’anno sul rosso, chissà se sarà ancora primo alla fine della settimana.
02. NOVAK DJOKOVIC
Roland Garros è l’unico Slam che manca al suo palmares. Arrivasse quest’anno, in dono avrebbe anche il titolo di numero uno del rosso, dal quale dista trecento punti grazie ai successi di Monte-Carlo e Roma. ma Parigi ha un altro sapore.
03. DAVID FERRER
Il podio come premio per una costanza di rendimento sul rosso con pochi precedenti (e una carriera che nemmeno lui si immaginava). Ah, non ci fossero quei due…
06. PABLO CUEVAS
Quando Fognini ci vinse solo al terzo set al torneo di Rio de Janeiro dell’anno scorso, qualcuno scosse la testa sulla prestazione del ligure. Ai più esperti invece, era chiaro che Cuevas aveva superato i suoi malanni e che sul rosso sarebbe diventato un brutto pesce da pescare. E se non avesse buttato via il match con Monfils a Roland Garros, poteva ambire alla top 5.
07. ROGER FEDERER
Il suo rendimento a Roland Garros è sorprendente considerando che non dovrebbe essere una superficie a lui congeniale. Alla fine, vinta un’edizione di Parigi, credo non gli sarebbe dispiaciuto u rallentamento della terra battuta e una velocizzazione del Centre Court.
09. FABIO FOGNINI
Se non ordina il pesce in camera, vale un posto tra i top 10. Sfondarlo da fondo è roba per pochissimi e ha una manina fatata quando si gioca di angolazioni, tocchi, smorzate. L’unico dubbio è sulla continuità di rendimento, anche perché gli infortuni non sono stati una rarità nella sua carriera.
12. ANDREAS HAIDER MAURER
I Challenger di Brasov e Trnava non sono esattamente due Masters 1000 ma vincerli ha dato fiducia ad un giocatore che quest’anno è arrivato in semifinale a Rio de Janeiro battendo Tommy Robredo. E chi se lo aspetterebbe top 15 sul rosso?
30. STAN WAWRINKA
Ok, fra una settimana potrebbe entrare anche nella top 10, ma la costanza di rendimento (al top level) non è la sua principale caratteristica. E non solo sulla terra.
36. PAOLO LORENZI
Cinquanta posizioni più avanti rispetto al suo ranking ufficiale ATP: un record tra i top 100 che divide con Dzumhur.
47. FACUNDO BAGNIS
100% dei punti sulla terra rossa! L’unico, tra i primi 100, ad aver conquistato punti solo su una singola superficie.
Legenda: nella tabella qui sotto, oltre a indicare il giocatore e relativi punti conquistati sulla terra rossa nelle ultime 52 settimane, viene indicata la variazione rispetto al ranking ATP generale (in nero se la variazione è positiva, in rosso se negativa) e la percentuale di punti conquistati sul rosso rispetto al totale punti generale.