In caso di sconfitta prematura a Brisbane, Victoria Azarenka rischia di non essere testa di serie all’Australian Open. E se fosse meglio così? Il direttore del torneo. “Mi dicono che sia in gran forma”.
Di Riccardo Bisti – 30 dicembre 2014
Secondo molti, tra dieci mesi potremo acclamarla come “Comeback of the Year”. Ci sarà tempo per pensarci. In questo momento, Victoria Azarenka ha altri pensieri in testa. Mentre sonnecchiava nella sesta fila dell’aereo Qantas che l’ha portata da Los Angeles a Brisbane, dove inizierà la stagione, ha fatto due conti. E si è resa conto di rischiare grosso: se dovesse essere eliminata nei primi turni, rischia di non essere testa di serie all’Australian Open. Una pessima notizia per lei (che potrebbe pescare Serena Williams al primo turno) ma anche per tutte le altre. Nessuna, davvero nessuna, vorrebbe esordire contro la bielorussa. Anche se è scesa al numero 31 WTA e nel 2014 ha giocato appena nove tornei, massacrata da un infortunio al piede che sembrava di poco conto e invece le ha mandato in malora la stagione. Adesso riparte dall’Australia, paese storicamente amico, dove ha vinto i suoi unici due Slam. Ma prima di trasferirsi a Melbourne c’è il torneo Premier di Brisbane, decisivo per stilare il seeding dell’Australian Open. Attualmente la Azarenka sarebbe “dentro”, ma nel Queensland deve difendere 305 dei 1492 punti che costituiscono il suo bottino. Dovesse uscire dalle prime 32, rischia di diventare una mina vagante. Chissà cosa ne pensa la diretta interessata: una testa di serie intorno alla 30esima posizione le obbligherebbe ad affrontare una delle prime quattro già al terzo turno. Non sembra una prospettiva così allettante. In questo momento, la insidiano Belinda Bencic, Zarina Diyas e la nostra Camila Giorgi. Quest’ultima, tuttavia, non giocherà a Brisbane perchè un piccolo intervento alla bocca tarderà di una settimana il suo esordio stagionale. Al netto dei risultati altrui, una sconfitta al primo turno spingerebbe la Azarenka addirittura fuori dalle top-40.
FUORI DALLE TOP-20 DOPO SETTE ANNI
Cameron Pearson, direttore del Brisbane International, ha detto di aver avuto buone notizie dalla preparazione invernale della Azarenka. Tra l’altro, Brisbane è la città dove ha vinto il suo primo titolo WTA, nel 2009. Era una ragazzina di 19 anni. “Mi dicono che Vika abbia vissuto un’ottima preseason e sia in forma, in salute e sia pronta per un grande 2015. Di sicuro punta a giocare un bel torneo, perchè le teste di serie dell’Australian Open si faranno subito dopo Brisbane. Le sue prestazoni a Brisbane avranno una ricaduta sullo stesso Australian Open”. Lo scorso anno, la Azarenka sembrava essersi ripresa con i quarti allo Us Open. Ma dopo la sconfitta a Tokyo per mano di Ana Ivanovic ha alzato bandiera bianca ed è tornata in bacino di carenaggio. Curiosamente, la sua unica finale in stagione è arrivata proprio a Brisbane, dove ha ceduto a Serena Williams. Poi il piede le ha creato un mucchio di problemi e il rientro è stato tutt’altro che semplice, con tante sconfitte contro giocatrici alla sua portata. Pur essendo clinicamente guarita, le mancava la forma. E così ha rinunciato a chiudere tra le top-20 per la prima volta dal 2007, provando a rimettersi in sesto. Con l’aiuto di Sam Sumyk e di uno staff di fisioterapisti di ottimi livello (Fabrice Gautier e Michael Brungardtom, ex dei San Antonio Spurs di NBA) c’è grande attesa per la nuova Azarenka. Se ritrova l’impressionante qualità fisica degli anni d’oro, un posto tra le protagoniste è ancora alla sua portata. Non dimentichiamo che nel 2013 è stata l’unica a non essere travolta da Serena Williams.
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...