Inizia la stagione sul rosso, dove i nostri tennisti dovranno dare il massimo per salvare un’intera stagione. A Casablanca avanti Starace e Cipolla, bene Lorenzi a Houston.
Filippo Volandri ha colto una buona finale sulla terra di San Paolo

Di Lorenzo Baletti – 11 aprile 2012

 
Terra rossa, terra di speranza. Almeno per gli italiani. Archiviata la fallimentare stagione sul cemento, gli azzurri devono riscattarsi sulla superficie preferita. Da sempre i nostri puntano tutto sui tornei primaverili in terra battuta: il trittico di Masters 1000 (Monte Carlo, Madrid e Roma) e un Atp 500 (Barcellona) per cercare di salvare faccia e classifica. E si dovrà dare il massimo anche nei tornei Atp 250. In questi due mesi, da oggi fino al Roland Garros, si potrebbero già decidere le sorti di un’intera stagione per molti dei nostri atleti. Immagazzinare più punti possibile in vista della parentesi erbivora è vitale, ma non sarà facile. Per molti ci sono parecchi punti da difendere, e la classifica consente a pochissimi di poter accedere nei tabelloni Masters 1000 senza passare dalle qualificazioni. Tra questi sicuramente Andreas Seppi, forte della 43esima posizione nel ranking Atp. Per lui vale meno il discorso di dover raccogliere tutto in queste settimane. Anzi, per Andreas il punto delicato arriverà proprio sull’erba inglese, su cui si esprime molto bene. Comunque, per ritornare nei top 30 e magari ambire anche a qualcosa di più, l’altoatesino è chiamato a confermare un buon avvio di stagione, e a compiere quel salto di qualità che non può più essere rimandato. Non avendo particolari risultati da confermare sul rosso, le basi ci sono tutte. Discorso inverso per Fabio Fognini. La sfortuna ha giocato contro il ligure, ma è tornato proprio in concomitanza del rosso. In queste settimane, Fabio avrà da difendere il terzo turno a Monte Carlo, ma soprattutto i quarti (non giocati per infortunio) a Parigi. Punti pesantissimi e tanta pressione. Ma la maturità mentale e gli allenamenti con uno stakanovista come Perlas potranno dare una mano a Fognini, che poi non avrà più punti da difendere per il resto della stagione. Momento delicato, quindi, ma il tennista di Arma di Taggia pare essere pronto.

Così come, almeno ci si augura, Starace e Volandri. I due hanno basato intere carriere sui tornei in terra rossa, specialmente quelli che seguiranno nelle prossime settimane. Per quanto riguarda Potito, caduto all’83esima posizione in classifica, c’è aria di riscatto dopo un avvio di stagione opaco. Per Filippo è una questione di conferma, sopratutto dopo l’ottima stagione sul rosso sudamericano culminata con la finale a San Paolo. Attenzione anche a Lorenzi, già bravo nei Challenger ma chiamato a confermare l’exploit di Roma dello scorso anno, e a Cipolla, che sulla terra può sempre dire la sua ed è nel miglior momento della carriera. Discorso a parte per Simone Bolelli, l’eterna promessa che tale rimarrà. Fuori dai 100 da ormai 2 anni e 2 mesi (con una breve parentesi al n. 97) il bolognese ha anche da difendere il secondo turno al Roland Garros della stagione passata. Un buon risultato, per lui, sarebbe già quello di non crollare definitivamente. Con l’augurio che smentisca tutto e zittisca le critiche. Chi passa, chi deve arrivare: Alessandro Giannessi, prossimo ai 22 anni, è atteso dal grande salto dei tornei Atp. Raggiunto il best ranking di 133, dovrà cercare di qualificarsi in più tornei possibile e magari cercare di dare il massimo a Roma, dove certamente dovrà passare dalle forche caudine delle qualificazioni (se non addirittura delle pre-quali). La pressione sarà altissima. D’altra parte, sapendo che ci si gioca tutto in pochi tornei, la tensione aumenta ancora di più. Serva di lezione alle generazioni future: saper giocare dappertutto aiuta, e non si può più dipendere da una sola superficie. Ma per ora è così, quindi “terra rossa, salvaci tu!”.

Il torneo di Casablanca (398.250€, terra) ha dato indicazioni contrastanti: alle eliminazioni di Fognini e Volandri (battuti rispettivamente da Garcia Lopez e da Bachinger), si contrappongono le vittorie di Flavio Cipolla e Potito Starace. Il romano ha battuto la wild card locale Idmbarek ed è atteso da un secondo turno affascinante, ad alto tasso di talento, contro Alexandr Dolgopolov. Importante vittoria per Starace, che a Casablanca difende la finale dell'anno scorso. La vittoria per 6-4 7-5 su Bautista Agut lo proietta al secondo round, dove ci sarà un curioso replay della finale del 2011, vinta piuttosto nettamente da Pablo Andujar. E' partito bene Paolo Lorenzi a Houston (442.500$, terra). Dopo tre finali challenger, ha colto una bella vittoria contro Wayne Odesnik, battuto 6-7 6-2 6-3 dopo due ore e quarantasei minuti. Una vittoria che fa morale e gli regala 20 punti importanti. L'americano ha subito un piccolo infortunio nel secondo set, ma il senese si è mostrato più solido nei momenti chiave e si è assicurato un match di prestigio contro Feliciano Lopez.