Affascinante progetto lanciato da RAFTennis: attraverso una piattaforma di crowdfunding è stato messo “in vendita” il 30% del capitale sociale, per un totale di 45.000 euro. Per permettere ai giocatori (ma non solo) di diventare proprietari del circuito in cui giocano. Interessati? Affrettatevi: scade a fine aprile.Nel “mercato tennis” i giocatori amatoriali rivestono un ruolo sempre più importante. Sono la fetta più ampia, fanno la fortuna delle aziende e dei negozianti, e non c’è da sorprendersi che si stia formando più di un circuito di tornei a loro dedicati, più o meno di successo. Ma mai era capitato un caso come quello di RAFTennis, la nuova startup che dal marzo di quest’anno organizza tornei amatoriali per tutti quei giocatori che non hanno mai superato la quarta categoria, e ora ha aperto le porte a chiunque sia interessato a investire nel progetto, tramite una campagna di crowdfunding che durerà fino a fine aprile. “Credo sia la prima volta in Italia – spiega Alessandro Tesio, direttore finanziario di RAFT Srl – in cui uno sportivo può anche diventare proprietario del circuito in cui gioca. Per potersi identificare ancora di più nel progetto. Anche se abbiamo già una buona base economica, abbiamo pensato fosse una buona idea per raccogliere del denaro per sviluppare il progetto dando la possibilità alla gente di investire nel circuito”. Attraverso la piattaforma OpStart sono state messe a disposizione degli investitori il 30% delle quote societarie. Si parte da un acquisto minimo dello 0,1%, a 150 euro, e si sale fino alla quantità scelta. L’unico vincolo, qualora il progetto andasse in porto (se la cifra totale non verrà raggiunta entro fine mese, i soldi verranno restituiti ai vari investitori), è di tenere le quote per almeno 3 anni.“Da precisare – chiude Tesio – che gli investitori hanno diritto al 30% di deduzione fiscale sulla somma investita, soldi che verranno restituiti nella prossima dichiarazione dei redditi. Al momento il capitale raccolto è pari a 25.200 euro, il 56% del totale. Mancano ancora due settimane: siamo altamente fiduciosi di potercela fare”. Le risorse raccolte verranno utilizzare principalmente per migliorare alcune funzionalità della piattaforma www.raftennis.it, oltre che per implementare la campagna di marketing e comunicazione, anche su mercati internazionali di prossimità. Ulteriori sviluppi di RAFT Srl saranno la realizzazione di portali dedicati a siti per altri sport di racchetta, come padel, beach tennis, badminton e ping pong. Il mercato di RAFT Srl è molto ampio, con oltre 1,4 milioni di tennisti in Italia e oltre 300 milioni nel Mondo. La piattaforma può estendersi anche agli altri sport di racchetta. www.raftennis.it mira a raggiungere nei prossimi tre anni 3.000 iscritti al portale, 50.000 iscritti ai tornei RAFT diventando così una delle principali community di sportivi amatoriali. Ulteriori informazioni al sito https://www.opstart.it/progetto/raft-srl-rebel-amateur-fighter-tennis/.
RAFTENNIS: LE SETTE COSE DA SAPERE SUL CIRCUITO
– Possono partecipare al circuito RafTennis tutti i giocatori dai 16 anni in su che durante la propria carriera tennistica non hanno mai superato la categoria 4.1 oppure C3 (ex C3 prima dell’anno 2000).
– Il costo d’iscrizione al circuito è di 15 euro annuali, comprensivi di tessera dell’ente di promozione sportiva ASC e assicurazione. La quota di partecipazione ai tornei è di 6€ più la tariffa stabilita dagli organizzatori. È obbligatori il certificato medico di idoneità all’attività sportiva non agonistica. Poi si fa tutto online: iscrizioni, cancellazioni, richieste. Dimenticatevi il telefono.
– I tornei sono divisi in categorie: gold, silver e bronze, in base al livello reale dei giocatori, calcolato attraverso un algoritmo che tiene conto di tutti i risultati in proporzione al valore degli avversari battuti. I tornei “gold” sono aperti a tutti, i “silver” ai giocatori il cui level non supera la soglia di 1.850, i “bronze” ai giocatori il cui level non supera la soglia di 1.550.
– Nella gran parte dei tornei si gioca sulla distanza di un set ai game 9 e con la formula dell’ora di gioco: chi è avanti allo scoccare dei 60 minuti (o arriva prima ai 9 game) vince l’incontro. Può non piacere, ma ha un enorme vantaggio: elimina le lunghe attese prima di un incontro.
– A fine anno i migliori 28 giocatori della stagione si qualificano per il Master finale, in programma in Croazia nel mese di novembre. Nella categoria gold accedono al Master otto giocatori: i primi quattro della classifica e i vincitori delle quattro tappe di qualificazione. Nella categoria silver e bronze accedono al Master i vincitori delle quattro tappe di qualificazione. Nel femminile accede al Master la prima giocatrice della classifica e le tre vincitrici delle tappe di qualificazione. Nel doppio maschile e nel doppio misto accedono al Master le coppie vincitrici delle due tappe di qualificazione.
– Oltre ai tornei, assegnano punti per la classifica anche i “match”, le classiche sfide amichevoli fra amici. Basta prenotare il campo, giocare e inserire il punteggio nel sistema, che provvede ad assegnare dei punti a entrambi i giocatori e ritoccarne il level.
– Ogni giocatore ha una scheda personale in stile ATP e WTA, con i risultati di ogni torneo e di ogni incontro, ma anche tutte le informazioni possibili e immaginabili. Da altezza, peso ed età, a città di provenienza, titoli e finali. Ma anche stile di gioco, superficie preferita, racchetta utilizzata, tipo di corde, disponibilità settimanale per i “match” e tanto altro.
Circa l'autore
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...