Il ritorno di Ivan Lendl all’angolo di Murray e il matrimonio Fognini-Pennetta (o meglio, come è stato seguito dai media) sono gli argomenti principali di questa settimana, oltre alle nostre consuete divagazioni…anche calcistiche. L’erba troppo lenta e la proposta di Jacopo Lo Monaco per “rivoluzionare” il tennis.
Un matrimonio troppo chiacchierato, l’erba sempre più lenta e la “proposta” Lo Monaco
PRIMO BLOCCO – Si parte con il calcio, con la vittoria dell’Italia all’esordio dell’Europeo. “Abbiamo dimostrato di essere più squadra dei belgi, che pure presi singolarmente sono più forti dei nostri. Un inizio positivo, anche se ho qualche perplessità sulla condizione atletica. Mi ricorda un po’ l’Italia del 2008, anche se quella squadra aveva più talento” dice Jacopo Lo Monaco. A Stoccarda, Roger Federer ha perso in semifinale ma non era al 100% tra pioggia e distrazioni “calcistiche”. “Però è capitato che non mi trovassi d’accordo con alcune sue scelte tattiche. Ad esempio, sull’erba deve giocare sul dritto di Thiem piuttosto che sul rovescio”. La notizia più importante di questi giorni è il ritorno di Ivan Lendl nel team Murray: “Secondo me può influire molto – dice Lo Monaco – intanto lo ha fatto migliorare molto dalla parte del dritto, poi Murray è influenzato dalla figura di Lendl nel suo box. Si sente più sicuro, poi Lendl lo convince della possibilità di vincere contro Djokovic. E quando lo allenava ha raccolto tre vittorie pesanti proprio contro il serbo”. Sull’erba si rivede CoCo Vandeweghe, mentre raccoglie una sconfitta Camila Giorgi, autrice di troppi errori gratuiti contro Heather Watson a Birmingham. La classifica è in discesa, più in generale l’Italia in gonnella rischia di presentarsi a Wimbledon senza grosse speranze. “Sarà dura centrare la seconda settimana”.
SECONDO BLOCCO – Tanti auguri e buona fortuna a Flavia Pennetta e Fabio Fognini, ma non ci è piaciuto il comportamento dei media sul loro matrimonio…hanno esagerato! E’ incredibile che giornali e TV si mobilitino per un evento del genere: al di là della natura che dovrebbe essere privata, o comunque a discrezione degli sposi, la stampa ha seguito con troppa attenzione la faccenda. “Ma se lo hanno fatto, era perché la gente voleva questo. E questo è il grave”. Arriva la notizia che anche il torneo di Halle non mescola più la festuca perenne nella composizione dell’erba. Risultato: il campo dovrebbe essere ancora più lento, proprio come accade a Wimbledon. “Al di là di questo, credo che Federer porti a casa il nono titolo perché la concorrenza non mi sembra eccezionale“. A chiudere, la maxi-proposta di Jacopo per cambiare il tennis, pensata…mentre lavava i piatti! “Porre un limite al numero dei servizi. Bisognerebbe concedere nove servizi nei primi sei punti di ogni game al giocatore al servizio, più altri tre per ogni due punti successivi. E’ un modo non troppo drastico per diminuire l’incidenza del servizio, e il tennis diventerebbe più strategico”. A chiudere, complimenti al bravissimo Federico Arnaboldi (l’allievo di Barbara Rossi), vincitore al Torneo dell’Avvenire (“Non vedo come non possa diventare forte”)...e agli organizzatori del Challenger di Caltanissetta.
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