Salutiamo Wimbledon e introduciamo il super weekend di Coppa Davis. L’impressione è che Federer abbia sciupato una grande occasione per intascare il 18esimo Slam. Di chi è il merito del successo di Murray? La rinascita di Serena. Coppa Davis: clamoroso equilibrio in tutti i quarti del weekend, compresa Italia-Argentina.
L’enigmatico weekend di Davis: i segreti di Italia-Argentina
PRIMO BLOCCO – L’impresa su Cilic aveva fatto pensare a un Roger Federer almeno finalista a Wimbledon. “Alla vigilia del match con Raonic non pensavo perdesse – dice Jacopo Lo Monaco – credo sia stato decisivo il primo set, anche se nel quarto si pensava che chiudesse”. Lunga disquisizione sull’atteggiamento tattico e più in generale sulle scelte tattiche dello svizzero: secondo Jacopo i due attacchi “perdenti” nei momenti delicati non erano sbagliati come concetto, ma solo come esecuzione. “Al posto suo io avrei giocato più spesso un rovescio in slice offensivo: era una bella occasione, contro Murray si poteva fare”. Proviamo a capire quali sono stati i fattori del successo di Murray. “Ha avuto una certa importanza l’assenza di Novak Djokovic in finale – dice Jacopo – forse avrebbe vinto anche senza Lendl, ma mi sarebbe piaciuto vederli uno contro l’altro per capire la reale influenza di Ivan”. Alla fine Jacopo la suddivide così: 40% Murray, 40% l’assenza del serbo e 20% per Lendl. Proviamo a riflettere sul possibile avvicinamento di Murray alla leadership mondiale. La sua sconfitta a Wimbledon avrà ripercussioni?
Tra le donne vince Serena Williams: esame passato a pieni voti? “Non del tutto, in alcuni match non mi ha convinto. Però in finale è stata brava. La differenza con la Kerber l’ha fatta il servizio, altrimenti la tedesca avrebbe anche potuto ripetere l’exploit”. I voti di Jacopo su entrambi i tabellone di singolare…e una sentenza: “Radwanska-Cibulkova è stato il match dell’anno!”.
SECONDO BLOCCO – L’Italia torna a giocare un quarto di Coppa Davis in piena estate dopo 23 anni. A Pesaro arriva l’Argentina di Juan Martin Del Potro, ma ci sono tanti dubbi su chi giocherà in singolare. “Io non credo che sia pronto per giocare su terra, al meglio dei cinque set. Il medico che lo ha operato sostiene che Juan Martin abbia paura di tirare il rovescio a due mani”. Più in generale, la sfida è molto equilibrata. “Dovessi scegliere le quote, direi Italia 1.80 e Argentina 2.10 o 2.15”. In Casa Italia, non dovremmo uscire da Seppi e Fognini. Difficile pronosticare gli altri match: secondo Jacopo, le favorite sono Gran Bretagna (anche senza Murray) e Francia: “Hanno il miglior doppio, poi c’è Tsonga che a Wimbledon mi è piaciuto molto. Non sarà semplice, ma credo che prendano due singolari e il doppio”. Molto difficile il pronostico di Stati Uniti-Croazia. Riflessioni sulla caduta libera del torneo ATP di Amburgo, ex Masters 1000 oggi ridotto a 500 con un pessimo tabellone. Anni fa, il torneo tedesco provò a ribellarsi al declassamento con una maxi-causa legale che però fu vinta dall’ATP.
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