Puntata molto ricca, dedicata soprattutto al mondo femminile: la riduzione della squalifica a Maria Sharapova e la nomina di Tathiana Garbin come capitano di Fed Cup. Il primo titolo di Khachanov, le rivelazioni-doping di ESPN e il consueto filo diretto con gli ascoltatori.
Arriva Khachanov, l’inchiesta ESPN sul doping e le vostre domande
PRIMO BLOCCO – Il CAS di Losanna ha ridotto da 24 a 15 mesi la squalifica a Maria Sharapova. Proviamo a capire le ragioni dei giudici: secondo Jacopo Lo Monaco, la sanzione di 15 mesi è un po’ un “dispetto”: forse un anno era sufficiente, tenendo conto che le hanno già fatto perdere una stagione intera. “Insistono sul fatto che non avesse detto a nessuno che continuava a utilizzare il Meldonium. Se lo avesse fatto, la squalifica sarebbe stata inferiore. Vien da pensare che la colpa sia stata sua”. Notizia dall’Italia: Tathiana Garbin è il nuovo capitano dell’Italia di Fed Cup: “Non mi piace il fatto che Barazzutti sia andato via con l’Italia in Serie B. Perché lo ha fatto proprio adesso? – dice Jacopo – con la formula attuale, non sarà semplice per l’Italia anche solo restare nel World Group II. Barazzutti? Con la squadra che aveva a disposizione, avrebbe vinto la Fed Cup anche Nigel Sears”. Jacopo continua: “Se fossimo retrocessi in Davis, si sarebbe dimesso anche lì”. Al di là di questo, Tathiana Garbin sembra la scelta migliore. I suoi ultimi ruoli come responsabile delle Under 18 e delle Over 18 le hanno permesso di conoscere le giocatrici che faranno parte del gruppo nei prossimi anni. “Mi piace perché è schietta, dice le cose come stanno. Non mi sono piaciute alcune scelte di programmazione per alcune giocatrici, ma non sono sicuro che fossero idee sue oppure imposte dal ruolo“.
SECONDO BLOCCO – Arriva il primo titolo ATP per il possente Karen Khachanov. “Mi piace molto, ma dovrebbe giocare un tennis più adatto al suo fisico – dice Jacopo – non deve cambiare al volo, ma il suo futuro dovrebbe essere più aggressivo”. Il curioso parallelo con Elias Ymer: l’anno scorso facevano parte dello stesso team con coach Galo Blanco, poi lo svedese lo ha abbandonato e non riesce a entrare tra i top-100, mentre lui sta esplodendo. L’inchiesta di “Outside the Line”, il programma di ESPN sul doping nel tennis. Non porta informazioni rivoluzionarie, però sostiene la tesi secondo cui gli sforzi antidoping non sarebbero sufficienti. Alcuni giocatori sostengono di conoscere almeno un collega che si dopa, un “fornitore” di doping afferma di aver “rifornito 12-15 giocatori o ex giocatori”. Dopo una parentesi sulla “segretezza delle fonti” in ambito giornalistico, vi informiamo sul costo dei singoli controlli: quello “semplice” costa 300 dollari, mentre uno completo può arrivare a 1.250. Senza un budget illimitato, per la il programma antidoping diventa difficile stare dietro agli impostori. Ecco le vostre domande.
– Come si può migliorare e modificare il circuito Challenger?
– Tra le ragazze del 1997 (Bencic, Kasatkina, Ostapenko, Osaka e Konjuh) chi è la più forte?
– Che ne pensiamo dell’introduzione del tie-break nel quinto set in tutto gli Slam?
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Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
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