Quattro teenagers hanno passato il primo turno a Miami: la nuova generazione è più forte di quella di 5-10 anni fa? E su chi dobbiamo puntare? Ne parliamo con Jacopo Lo Monaco, che dice la sua anche sulla crisi del Masters 1000 di Miami, probabilmente l'unico grande torneo “in recessione”. 

Non accadeva da tempo che quattro teenagers superassero il primo turno in un Masters 1000. E' successo al Miami Open grazie a Borna Coric, Alexander Zverev, Hyeon Chung e Andrey Rublev: la nuova generazione sembra decisamente competitiva. E allora sorge un dubbio: non è che i giovani di 5-10 anni fa non fossero semplicemente all'altezza? Ne abbiamo parlato nel podcast con Jacopo Lo Monaco. Il nostro super-esperto preferisce Rublev a Chung e nutre qualche perplessità sul dritto di Coric. “Ma se devo fare un nome, dico Kyrgios”. Riflessione anche sugli italiani, a partire da Gianluigi Quinzi. E poi: i vantaggi, ma anche gli svantaggi, di nascere un paese con forte tradizione organizzativa e/o importanti risorse economiche. Nel secondo blocco ci siamo focalizzati sulla crisi del torneo di Miami. Rimasto senza title-sponsor, è uno dei pochi grandi tornei a patire una (piccola) recessione. E le immagini che arrivano in TV non sono così incoraggianti. Se davvero IMG dovesse stufarsi, dove potrebbe traslocare? A chiudere, una breve presentazione del nuovissimo numero di TENNISBEST Magazine, uno sforzo giornalistico assolutamente unico nel panorama nazionale, con una serie di contributi esclusivi. Buon ascolto.

 

Miami ha mostrato la competitività di diversi Under 21. Sembra che una new generation sia sempre più competitiva. E allora viene un dubbio: non è che i giovani di qualche anno fa non fossero all'altezza?

 

Cerchiamo di capire le difficoltà del Masters 1000 di Miami. Una crisi che parte da lontano e non è semplice da risolvere. Se dovesse traslocare, dove potrebbe trasferirsi? Arriva TENNISBEST Magazine con un numero da non perdere.