Tre settimane dopo, torna Jacopo Lo Monaco per una bella puntata di TennisBest Podcast. Tantissimi argomenti, dal comportamento di Grigor Dimitrov alle azioni extra-tennis di Nadal, passando per il torneo di Madrid e chiudendo con il successo del Leicester di Claudio Ranieri.
Madrid Open tra forfait ed eliminazioni eccellenti…e poi fotocopie e Leicester!
PRIMO BLOCCO – Riecco Jacopo Lo Monaco, reduce da una settimana di telecronache dal torneo dell’Estoril (“Sono contento della vittoria di Almagro. Mi ricorda Wawrinka, ma è troppo lento. Credo che a fine carriera avrà rimpianti”). Argomento Dimitrov, che si è “auto-squalificato” a due punti dalla sconfitta nella finale di Istanbul. “Non mi sento di condannarlo – dice Jacopo – era troppo infuriato e non si è controllato, non credo che volesse togliere qualcosa a Schwartzman”. Secondo Jacopo, il grande problema della carriera del bulgaro è stata la scelta di assumere Roger Rasheed: quei due anni lo hanno fatto crescere sul piano atletico “ma ha iniziato a giocare a tennis come non dovrebbe. Anziché ‘remare’ da fondocampo, avrebbe dovuto giocare più vicino alla rigo di fondo, un po’ come Roger Federer”. Secondo Jacopo, non è facile tornare a giocare come qualche anno fa. Per adesso, la partnership con Franco Davin non ha fatto grandi risultati. “Deve cercare una posizione più avanzata, ma la grande differenza con Federer sta nell’occhio, nell’intuito, nella capacità di capire in anticipo dove finirà la palla. Credo che Dimitrov non abbia questa qualità”.
Jacopo dice la sua sulla Next Generation ATP: “Credo che la promuovano così tanto perché hanno paura del contraccolpo dopo il ritiro degli attuali top-player, ma non vedo lo stesso carisma da parte dei giovani di oggi. Kyrgios ce l’ha, ma il suo atteggiamento fuori dalle righe non gli ha portato il rispetto di parecchi colleghi”.
Il caso-gatto di Istanbul. Il nostro esperto si schiera a favore del gatto colpito da Delbonis e se la prende con l’argentino. “Non mi toccate gli animali”.
La querela di Nadal a Roselyne Bachelot, secondo Jacopo, è del tutto condivisibile. Da qui parte ua lunga riflessione sul ruolo e il comportamento dei giornalisti. “Non sempre sono preparati a dovere e non sempre si rendono conto delle conseguenze che possono avere determinati comportamenti”. A chiudere, Jacopo è d’accordo con la proposta di Nadal di rendere pubblici i risultati dei test antidoping.
SECONDO BLOCCO – A Madrid arriva il forfait di Roger Federer. “Quest’anno gli va tutto storto, anche se la schiena è sempre stata il suo tallone d’achille. Con l’avanzare dell’età il fisico è sempre più lento nel recupero, poi anni e anni di corse e allenamenti si fanno sentire”. Masters 1000 Madrid: Nadal sembra essersi avvicinato a Djokovic: “Per il serbo sarebbe meglio affrontare Nadal prima di Parigi…o no?”. Secondo Jacopo gli farebbe bene affrontarlo, ma non è sicuro che la prenderebbe come una bella notizia. Per il secondo Masters di fila, Marcel Granollers entra in tabellone come lucky loser: “Ma secondo me a Monte Carlo sapeva già di entrare – dice Jacopo – così fosse, aveva quasi solo vantaggi a perdere nelle qualificazioni”. Ecatombe di favorite nel tabellone femminile, con un possibile quarto di finale tra Azarenka e Kvitova che promette scintille (“Anche se la Azarenka non mi sta piacendo molto”). Al di là di tutto, il torneo è aperto a qualsiasi soluzione. Potrebbe dire la sua anche Camila Giorgi. Chiudiamo con argomenti extra-tennis: Jacopo racconta la sua esperienza con un commerciante non troppo felice di fare fotocopie…e chiudiamo con un doveroso omaggio al Leicester di Claudio Ranieri, vincitore della Premier League. “Usciranno parecchi libri su questa impresa, credo che ne comprerò qualcuno” chiude Jacopo, prima di lasciare spazio all’inno del Leicester.
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