Tanti argomenti insieme a Jacopo Lo Monaco: TENNISBEST Magazine, gli ingaggi per partecipare ai tornei, il libro di Mike Agassi, la Serie A1 che rischia di deludere, la suggestione Champions League…e un blocco interamente dedicato all'omosessualità nel tennis. Parliamo rapidamente del nuovo TENNISBEST Magazine, fresco di pubblicazione: tutti gli articoli più significativi, tra cui la Cover Story curata proprio da Jacopo Lo Monaco. Il torneo di Amburgo, con la partecipazione di Nadal, ci fa riflettere sugli ingaggi concessi ai giocatori. "Certe cifre sono eccessive. In linea di massima non sono d'accordo, al limite li proporrei a scalare". E' anche vero che sono l'unico modo che tornei più piccoli hanno per avere in campo i migliori. Jacopo ha appena terminato di leggere il libro di Mike Agassi: "Alcuni spunti sono interessanti, ma nel complesso mi aspettavo di più. Perchè un capitolo sulla Graf e i suoi risultati?"

Discussioni sulla Serie A1 2015: la scelta del Park Genova toglie al Campionato i migliori giocatori. Secondo Jacopo, l'attuale formula è troppo lunga: il Campionato deve essere ridotto a otto squadre, con l'abolizione delle limitazioni e l'obbligo di inserire i "vivaio". La bella esperienza, vissuta da Jacopo negli anni 90, della "Champions League" con le squadre vincitrici nelle rispettive nazioni.

Argomento omosessualità: Stakhovsky dice che non farebbe giocare la figlia perchè metà delle tenniste sono omosessuali. Cerchiamo di capire perchè l'argomento sia stato sdoganato tra le donne, mentre è ancora tabù assoluto tra gli uomini. "Una delle tante ragioni è il fatto che le donne siano più coraggiose" dice Jacopo. Noi crediamo che tra gli uomini influisca il cameratismo, tipico soprattutto nella società americana. "Coming out? Mi auguro che arrivi presto. Credo che se ne parlerebbe per una settimana, ma poi se ne dimenticherebbero tutti. Io spero che per il 2020 accada".

L'attualità non fornisce eventi troppo importanti, ma i podcast con Jacopo Lo Monaco sono sempre forieri di argomenti-top. Partendo dal torneo di Amburgo e dalla partecipazione di Nadal (grazie a un incentivo), abbiamo affrontato l'argomento degli ingaggi pagati ai giocatori per partecipare a un evento (mascherati da "attività promozionali"). Sarebbe più corretto dare eventuali premi a scalare, anche se il principio non è giusto. Allo stesso tempo, è l'unica arma che consente ai tornei più piccoli di ingaggiare un top-10. E se mancano i soldi, mancano anche i giocatori: basti vedere i modesti campi di partecipazione a Baku e Florianopolis.
Nel secondo blocco abbiamo voluto ascoltare il parere di Jacopo, da giornalista ma anche da giocatore, sulla piega che rischia di prendere il Campionato di Serie A1 senza top-100. Le ricette sono semplici: ridurre il Campionato a otto squadre e abolire certe limitazioni. La suggestione di una Champions League tra le vincenti dei rispettivi campionati nazionali, cui Jacopo ha preso parte negli anni 90 con un team di Lussemburgo.
A chiudere, le recenti uscite di Sergiy Stakhovsky ci hanno consentito di affrontare l'argomento dell'omosessualità nel tennis. Com'è possibile che tra le donne ci siano stati decine di "coming out", mentre tra gli uomini è ancora tabù? Su questo punto abbiamo opinioni leggermente diverse, ma concordiamo sul fatto che il 2020 può essere una data limite per un coming out al maschile. Vedremo.