Entriamo ufficialmente nel periodo di offseason con un'ora di chiacchiere insieme a Jacopo Lo Monaco. La finale di Davis e l'imminente IPTL sono gli spunti che ci hanno fatto parlare di mille argomenti, compresi…i tennisti messicani degli anni 80-90.Murray, eroe di Davis. Ma non imiterà Djokovic.
Il tennis ha bisogno di una vacanza…o no?
Riecco il nostro appuntamento settimanale insieme a Jacopo Lo Monaco. Partendo dalla Davis vinta dalla Gran Bretagna (pardon, da Andy Murray) e dalle esibizioni di dicembre, abbiamo sviluppato un gran numero di argomenti e di riflessioni. Un'ora di tennis a tutto spiano, divisa in due blocchi.
PRIMO BLOCCO – Diamo una prospettiva storica alla vittoria di Andy Murray in Coppa Davis. La sua impresa vale di più rispetto a quelle degli altri big: i numeri dicono che lo scozzese ha vinto 11 partite su 11, mentre le campagne vincenti Federer, Djokovic e Nadal erano state intaccate da qualche sconfitta. Inoltre avevano compagni ben più forti. Ripensando alla finale, Jacopo è convinto che il match decisivo sia stato il doppio: i belgi l'avevano rimesso in piedi, ma non hanno saputo mantenere il vantaggio nel momento cruciale. Troppo deboli? Errore nello schierare Darcis a sinistra? Il Belgio non ha uno specialista da 20 anni: l'ultimo è stato il naturalizzato ceco Libor Pimek. Di certo non torneranno in finale con questi giocatori. La vittoria in Davis darà una svolta alla carriera di Murray come era stato nel 2010 con Djokovic? "Lui aveva 23 anni, mentre Murray ne ha 28 e non credo che possa ancora migliorare molto" dice Jacopo. Diamo una rapida occhiata ai primi turni della Davis 2016. "Mi aspetto la Serbia in finale".
SECONDO BLOCCO – Scatta l'International Premier Tennis League ed è l'assist per discutere sulla lunghezza della stagione. Perché accorciare il calendario se poi i giocatori si dedicano alle esibizioni? Secondo Jacopo dovrebbe esserci una stagione di 12 mesi, con i tornei più diluiti nel corso dell'anno, secondo noi sarebbe corretto tenere un piccolo periodo di offseason. L'anno prossimo il calendario sarà ancora più compresso con il mese di luglio colmo di eventi a causa delle Olimpiadi. La WTA ha il problema di troppi tornei in Asia: vedremo se il nuovo CEO Steve Simon sistemerà il calendario: "La Allaster è stata una pessima dirigente!" tuona Jacopo. Parlando di calendario, simpatica divagazione di Jacopo con le sue conoscenze…messicane: Sergio Rico e Luis Herrera, senza dimenticare il temibile duo Frana-Lavalle. A chiudere, il curioso caso di Janko Tipsarevic e il torneo di Chennai; niente punti ATP per Olimpiadi e Coppa Davis ("Ok per i Giochi, ma in Davis dovrebbero dare i bonus point"); le finali di Serie A1, un campionato interessante ma che in pochi hanno seguito nel 2015.
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