Anett Kontaveit conquista il titolo del WTA 500 di San Pietroburgo, grazie al successo ottenuto su Maria Sakkari al termine di una battaglia pazzesca
È una battaglia pazzesca la finale del WTA 500 di San Pietroburgo ed è Anett Kontaveit a spuntarla, dopo 2 ore e 57 minuti, con il punteggio di 5-7 7-6 7-5 su Maria Sakkari. Per la tennista estone, che in Russia ha ottenuto il sesto titolo della sua carriera, si tratta del ventesimo successo consecutivo a livello indoor, come solo Steffi Graf, Monica Seles, Lindsay Davenport e Justine Henin e Jana Novotna sono riuscite a fare dal 1989 in poi. Da lunedì, la giocatrice baltica sarà la nuova numero 6 del mondo, miglior classifica mai raggiunta in carriera. Per la greca, invece, questa è la terza finale persa su quattro disputate e, dopo tutte le chance avute di portare a casa il trofeo, la partita in questione non sarà certo dimenticata facilmente.
Delle due, è Sakkari ad uscire meglio dai blocchi: dopo due game tenuti a zero dalla tennista al servizio, l’ateniese si procura una palla break, annullata da Kontaveit solo grazie ad un fortunatissimo rovescio reso vincente dalla deviazione del nastro. La numero 7 del mondo flirta con il break anche nel successivo turno di risposta, ma anche stavolta non c’è nulla da fare. Le occasioni sprecate, allora, lasciano alcune scorie nella psiche della numero 1 del torneo, che gioca male i primi punti del sesto game, si trova sotto 15-40 e concede tre palle break totali, l’ultima delle quali sfruttata dalla estone per volare sul 4-2. Sembra fatto il grosso ormai per la finalista in carica delle WTA Finals, eppure, portatasi a servire per il set, subisce il break che permette a Sakkari di impattare sul 5-5 e riaprire tutto. La numero 9 del mondo soffre il prepotente ritorno della semifinalista del Roland Garros, commette due doppi falli nell’undicesimo gioco e spedisce l’ellenica alla battuta per mettere la prima frazione in cascina. Sakkari, galvanizzata, non se lo fa ripetere due volte e, dopo 47 minuti, chiude con lo score di 7-5.
Inizia il secondo set, ma la situazione continua a precipitare sul fronte estone: la testa di serie numero 1 ottiene un break in apertura ed è formidabile nel confermarlo, per volare 2-0 e mettere a segno il suo settimo game consecutivo. Sakkari non sfrutta poi tre chance per conquistare un ennesimo break, anche se con grandi meriti di Kontaveit, che ruggisce e si sblocca nel punteggio. La reazione di Kontaveit prosegue senza sosta nel quarto game: l’estone sale 15-40 e spaventa la greca, la quale, dopo aver annullato tre palle break, si porta 3-1 e respinge al mittente il tentativo d’assalto dell’avversaria. Il contobreak, tuttavia, è soltanto rimandato e arriva nel sesto gioco, con Kontaveit che poi tiene il servizio successivamente e opera il sorpasso. Sul 5-5, Sakkari non sfrutta due palle break dal valore inestimabile e, alla fine, dopo un set point non concretizzato dalla seconda favorita del tabellone, è il tiebreak a decidere le sorti della frazione, vinto dalla estone per 7 punti a 4.
Quanto accaduto in precedenza, però, non destabilizza affatto la numero 7 al mondo, la quale, dopo aver conquistato un primo game lottatissimo, ottiene il break e vola sul 3-0. Come accaduto nel secondo parziale, Kontaveit non rimane a guardare e, sfogata tutta la sua frustrazione sulla racchetta, torna in campo con rinnovate ambizioni e ottiene tre chance per il controbreak: la greca, scampato il pericolo, torna a volare sul campo, eppure, al servizio sul 5-3, la numero 9 del mondo la incarta, le strappa il servizio e rimette tutto in gioco, dopo l’ennesimo ribaltamento di fronte di quest’incontro fantastico. L’inerzia, ormai, è passata inesorabilmente dalla parte di Anett Kontaveit, la quale mette all’angolo la tennista ellenica e domina la restante parte della sfida, trionfando per 5-7 7-6 7-5 dopo quasi 3 ore di battaglia.