Jasmine Paolini supera l’ennesima prova di maturità della sua fantastica settimana: l’azzurra, nonostante, mille avversità, batte Alison Riske in due set e vince il primo titolo della sua carriera nel circuito maggiore
È una Jasmine Paolini da sogno sul cemento di Portoroz! L’azzurra conquista il primo titolo della sua carriera nel WTA 250 sloveno e trasforma in realtà quello che, fin qui, era stato, appunto, solo un sogno. La tennista toscana batte Alison Riske 7-6 6-2 e alza il trofeo, dimostrando una solidità mentale da vera campionessa: prima finale in carriera nel circuito maggiore, 2 ore di ritardo per pioggia, 1 ora in campo ad aspettare che le condizioni migliorassero e, come se tutto questo non bastasse, un inizio ad handicap. Jasmine Paolini è stata più forte di tutto questo e, grazie a questo strepitoso risultato, sale al 64° posto della classifica mondiale, diventando la diciannovesima italiana a vincere un torneo del circuito WTA.
Dopo un inizio pieno zeppo di tensione, normalissima vista l’importanza del match e viste le condizioni non perfette del campo, è l’americana a spiccare il volo: la numero 38 del mondo ottiene ben due break di vantaggio e si porta 5-2 e servizio nel primo set. Qui, tuttavia, si spegne la luce di Riske, mentre si accende alla grande quella di Paolini: l’azzurra, ad un passo dal baratro, conquista quattro giochi consecutivi e passa a condurre 6-5. L’ex semifinalista di Wimbledon, allora, si porta a servire per evitare l’harakiri, rimonta da 0-30 e trascina l’avversaria l’italiana al tiebreak, ma deve cedere la frazione per 7 punti a 4.
A quel punto, la numero 87 è costretta a chiedere un medical timeout per un problema alla coscia sinistra, tuttavia ciò non sembra destabilizzarla più del dovuto: la toscana continua a dare il meglio di sé e strappa a zero il servizio alla sua avversaria, confermando il break con molta fatica: 2-0. Riske, messa spalle al muro, reagisce e, fallite tre chance del controbreak nel secondo game, ottiene la parità nel turno di risposta successivo. Ancora una volta, però, assistiamo ad un ribaltamento di fronte, con Paolini che riporta dalla sua parte l’inerzia della partita e ritrova immediatamente un break di vantaggio: a quel punto, la chiusura è una formalità e, bravissima a gestire la tensione nel momento di chiudere, l’azzurra vince 7-6 6-2 e mostra il suo bellissimo sorriso: prestazione da sogno, ma il trofeo è realtà.