Le parole in conferenza stampa delle otto migliori giocatrici della stagione, pronte a partire nell’inedita cornice di Guadalajara
È tutto pronto: dopo due anni tornano le WTA Finals. Si giocheranno a Guadalajara, a causa delle restrizioni sui viaggi verso la Cina che non hanno permesso il normale svolgimento a Shenzen. E così dopo un anno di assenza per la pandemia, le migliori otto giocatrici della stagione sono pronte a darsi battaglia per conquistare l’ultimo prestigioso titolo. Non ci sarà Ashleigh Barty, numero 1 del mondo e vincitrice dell’edizione del 2019, che ha rinunciato per non mettere a rischio la preparazione agli Australian Open. Per la prima volta nella storia infatti, le otto protagoniste saranno tutte europee: Aryna Sbalenka, Barbora Krejcikova, Karolina Pliskova, Maria Sakkari, Iga Swiatek, Garbine Muguruza, Paula Badosa e Anett Kontaveit.
Inoltre, dopo 8 anni in cui le Finals si sono disputate sul cemento indoor, si tornerà a giocare all’aperto, in particolare sul cemento dell’AKRON Tennis Stadium, ad un’altitudine di 1.500 metri sul livello del mare. Nuove condizioni e tante incognite dunque, che avevano portato Craig Tyzzer, coach di Barty, a dichiarare: “Abbiamo appena scoperto che verranno usate palle senza pressione. È una palla che, se la usi in condizioni normali, non rimbalza. Non è il miglior spot per le migliori ragazze del mondo giocare con qualcosa che non hanno mai usato prima“.
Alla vigilia della prima giornata di partite, ecco la presentazione e le parole delle otto protagonista del singolare:
Aryna Sabalenka, testa di serie numero 1- La nativa di Minsk, numero 2 della classifica mondiale è alla prima partecipazione. Quest’anno ha conquistato il 1000 di Madrid e a livello Slam la semifinale a Wimbledon e agli US Open. In conferenza ha dichiarato: “Sono davvero felice di essere qui, c’è un’atmosfera fantastica. Sono stata in Messico per la prima volta sette o otto anni fa per alcuni junior e ho un sacco di bei ricordi. Non avrei mai immaginato di trovarmi tra le migliori otto della stagione. Per me questo è qualcosa di straordinario e incredibile. Sono davvero super felice del livello raggiunto quest’anno. Non vedo l’ora di giocare tutte queste grandi partite e spero davvero di mostrare un grande tennis e arrivare il più lontano possibile“.
Barbora Krejcikova, testa di serie numero 2- La ceca, in gara anche per il doppio, ha vinto 3 titoli in stagione: a Strasburgo, a Praga, ma soprattutto il Roland Garros. Arrivata alla terza posizione della classifica mondiale, anche Krejcikova è all’esordio alle Finals.
In conferenza ha dichiarato: “Voglio dire che abbiamo qui le prime otto giocatrici dell’anno, quindi tutte le ragazze che sono qui hanno fatto un’ottima stagione. Il sorteggio è difficile, il girone è molto equilibrato, ma me lo aspettavo perché è l’ultimo torneo ed è un torneo molto prestigioso. Nel mio gruppo ho Karolina, Garbine e Anett. Gruppo molto, molto difficile. Non vedo l’ora di incontrare tutte queste ragazze perché sono incredibili e hanno raggiunto grandi risultati. Ripensando a Parigi, è stato davvero incredibile vincere lì“.
Karolina Pliskova, testa di serie numero 3- La ceca, numero 4 del mondo, è alla quinta partecipazione consecutiva alle Finals. Quest’anno può vantare una finale a Wimbledon e due a livello 1000, a Montréal e Roma.
In conferenza ha dichiarato: “Sono qui da un paio di giorni naturalmente, per abituarmi alle condizioni. Sono molto diverse da quelle a cui siamo abituate. Non ho mai giocato con questo tipo di condizioni. Quando corri senti un respiro un po’ più pesante. Questo è qualcosa a cui bisogna abituarsi. Penso che la mia esperienza, ovviamente, possa aiutarmi o dovrebbe aiutami. D’altra parte vedo tante giovani ragazze qui che stanno giocando per la prima volta e sono davvero emozionate“.
Maria Sakkari, testa di serie numero 4- È diventata la prima tennista greca ad entrare in top 10 e la prima a qualificarsi per le Finals. Ha raggiunto la semifinale al Roland Garros e agli US Open.
In conferenza ha dichiarato: “Essere arrivata fin qui mi rende orgogliosa di me stessa. Essere tra le otto migliori giocatrici è pazzesco. A volte è difficile per me rendermi conto che sono alle Finals a questo punto della mia carriera. Alcuni anni fa non avrei nemmeno immaginato di poter essere qui. Personalmente so che potrei non giocare il mio miglior tennis, ma dovrò accettarlo perché a volte sembrerà strano. A volte potrei fare errori che altrimenti non farei in un torneo sul livello del mare. Mi sarebbe piaciuto vincere molti più titoli, ma sono sicura che arriveranno ad un certo punto della mia carriera“.
Iga Swiatek, testa di serie numero 5- La polacca ha conquistato due titoli quest’anno: ad Adelaide e nel 1000 di Roma. Anche lei è alla prima partecipazione alle Finals.
In conferenza ha dichiarato: “La pressione delle palline è diversa. È tutto nuovo, con l’altitudine e le palle. Ma penso che le condizioni siano a posto. Se giocassimo qui con le palle normali volerebbero e sono felice che il torneo ci abbia fornito diverse possibilità per giocare al massimo. Quest’anno è stato difficilissimo tornare al Roland Garros da campionessa in carica, ma comunque ho lavorato duro e sono stata abbastanza soddisfatta del mio risultato. Anche l’Australia era piuttosto strana, anche se andare in quarantena in realtà mi è piaciuto. So che era difficile per alcuni giocatori, ma poter tornare a giocare con il pubblico è stato fantastico“.
Garbiñe Muguruza, testa di serie numero 6- La spagnola di origini venezuelane torna alle Finals dopo quattro anni. In tre partecipazioni vanta una semifinale. Nel 2021 ha conquistato i trofei di Dubai e Chicago.
In conferenza ha dichiarato: “È stato un anno molto buono. Penso che essere qui ne sia la prova. Lo sappiamo tutti dopo il 2020 era difficile tornare a competere e ottenere buoni risultati. Giocare qui significa molto per me. Non avrei mai pensato che l’America Latina avrebbe tenuto una finale del Master solo perché è molto complicato, per molti aspetti. Quando mi hanno detto che Guadalajara era un’opzione, io ero tipo, oh mio Dio, sicuro? Guadalajara, Messico, vero, non un’altra Guadalajara?
È sempre bello giocare le Finals, ma non è la stessa cosa per me giocare in Cina e giocare in America Latina. È un’opportunità irripetibile. Questo ha avuto un grande effetto su di me. Sento che è fantastico perché il tennis femminile in America Latina non è una priorità, ora le persone potranno vederlo“.
Paula Badosa, testa di serie numero 7- La spagnola è alla prima partecipazione alle Finals. La 23enne nata a New York ha conquistato i quarti al Roland Garros e gli ottavi a Wimbledon, ma soprattutto il titolo di Indian Wells.
In conferenza ha dichiarato: “È la mia prima volta qui, cercherò di divertirmi, sono fortunata a condividere questo momento con le migliori giocatrici del mondo. Abbiamo una buona relazione tra di noi, questo rende tutto ancora più divertente. Significa molto per me, cercherò di non essere emotiva, ma ne ho passate tante. Sono molto orgogliosa di me stessa. Penso di aver fatto un anno davvero buono. È sempre stato un sogno per me entrare tra le prime 10, tra le migliori del mondo. Ora si sta avverando. All’inizio dell’anno ricordo di aver avuto un conversazione con il mio allenatore dopo Abu Dhabi, il mio primo torneo. Ha detto: se continui a giocare così, di sicuro arriverai tra le prime 30. Sono arrivata in top 10 e ancora non riesco a crederci“.
Anett Kontaveit, testa di serie numero 8- È stata l’ultima a conquistare il pass per le Finals e ci è riuscita grazie al quarto trofeo vinto a Cluj-Napoca. Per soli 76 punti ha superato nella Race la tunisina Ons Jabeur. È sicuramente la giocatrice più in forma del momento.
In conferenza ha dichiarato: “Voglio dire che sto davvero cercando di concentrarmi su ciò che devo fare. Ho giocato così tante partite e non sarà facile essere al meglio in ogni partita. Per quanto riguarda il girone, penso che saranno tutte partite difficili, ma era inevitabile visto che siamo le prime otto. Ogni partita, la prenderò come una nuova sfida e non vedo davvero l’ora di competere, per trovare soluzioni sul campo. Penso che divertirmi sarà la cosa principale che cercherò di fare contro ogni avversario“.