La giapponese ha spiegato le ragioni che hanno portato alla separazione con l’allenatore belga e ha presentato alla stampa il nuovo coach: il padre

Il 2022 di Naomi Osaka prosegue con più ombre che luci. La finale di Miami, persa con una inarrestabile Swiatek, resta al momento il picco più alto di un anno decisamente travagliato. La giapponese ha fatto il punto della situazione in vista dei tornei sul cemento americano, a partire dal cambio di allenatore.

“Mi sono trovata benissimo con Wim – ha dichiarato l’ex numero 1 del mondo – è davvero un allenatore incredibile. Non ci siamo lasciati in cattivi rapporti, ma sentivo di aver bisogno di un’energia diversa. Lui è una persona molto ambiziosa. Direi che avevamo due mentalità diverse e ciò non toglie che parliamo di un ragazzo fantastico. Posso assicurarvi che non è successo nulla di male tra noi”. A prendere le redini sarà papà Leonard, come ai vecchi tempi. “Ho voluto riportare mio padre nel team perché mi fa sempre pensare molto fuori dal campo. Ogni volta che faccio qualcosa di veramente sbagliato, lui mi fa capire che le cose sono molto più positive di quanto sembrino. Quando sono stressata, inizia a ballare o a fare qualsiasi cosa per farmi sentire meglio. È bello averlo intorno, mi ricorda i tempi in cui ero bambina”.

L’obiettivo per la fase finale della stagione non è legato ai risultati. “Vorrei solo divertirmi. So che lo dico molto spesso, ma fondamentalmente questo sarà il mio pensiero in tutti i tornei fino alla fine dell’anno, voglio davvero divertirmi. Questi giorni ci stavamo allenando sotto la pioggia e raccontavo a mio padre che anni fa dovevamo lottare con altre persone per allenarci sui campi pubblici. Eravamo solo io, mia sorella e mio padre. Ora siamo arrivati al punto in cui la gente paga per vedermi giocare, sono fortunata. Quando ero bambina non l’avrei mai immaginato, quindi ora voglio godermi questa situazione e interagire con tutti nel miglior modo possibile”.