È stata una finale entusiasmante, bellissima e alla fine a vincerla è stata Elisabetta Cocciaretto. È lei la campionessa del WTA 125 di San Luis Potosi, grazie ad un soffertissimo 5-7 6-4 7-5 messo a referto su una commovente Sara Errani

È stata una finale entusiasmante, bellissima e alla fine a vincerla è stata Elisabetta Cocciaretto. È lei la campionessa del WTA 125 di San Luis Potosi, grazie ad un soffertissimo 5-7 6-4 7-5 messo a referto su una commovente Sara Errani, che a quasi 36 anni sembra sta vivendo una buonissima fase della sua carriera. La romagnola, infatti, torna tra le prime 80 tenniste del mondo per la prima volta da ottobre 2018, precisamente alla posizione numero 78. Ciò è importantissimo soprattutto in vista dell’entry list del Roland Garros, che a questo vedrà Errani figurare tra le atlete presenti direttamente nel main draw.

Passi in avanti nella classifica, chiaramente, anche per Cocciaretto, che coglie così un nuovo best ranking di numero 44, non lontanissima dal poter figurare tra le 32 teste di serie nei WTA 1000 di Madrid e Roma, o eventualmente del Roland Garros. Si conferma per lei un fantastico feeling con il Messico, i suoi campi e i suoi tifosi: dopo aver vinto nel WTA 125 di Tampico sul cemento a fine 2022, l’anconitana bissa sulla terra rossa di San Luis Potosi e conquista il secondo titolo 125 della sua ancora giovane carriera. La 22enne azzurra continua a fare grandi passi in avanti e a dimostrarsi una ragazza con qualità importanti su tutte le superfici. Non dobbiamo dimenticare, tra i grandi risultati ottenuti negli ultimi mesi, anche la finale persa contro Lauren Davis nel WTA 250 di Hobart. Insomma, certamente gli ultimi 6 mesi sono stati importantissimi: reduce da un’operazione al ginocchio che l’aveva tenuta fuori per quasi un anno tra il 2021 e il 2022, Elisabetta si sta riprendendo tutto il tempo perso ed è ora entrata in una nuova dimensione tennistica.

“È stata una partita molto dura, Errani è una giocatrice incredibile – ha detto Cocciaretto dopo la sua vittoria -. La conosco molto bene, mi conosce molto bene, quindi è stato molto difficile, soprattutto in finale con molta esperienza da parte sua. Ma penso di aver gestito bene i momenti importanti e sono felice della vittoria. Ho cercato di combattere fino alla fine, su ogni punto, e questa è stata la chiave, credo, di sicuro. Giocare in alta quota mi piace molto: anche a Guadalajara gioco sempre bene. Quindi penso che l’altitudine e il mio spirito lottatore di questa settimana siano stati la chiave.”

Nel terzo e decisivo set, un rovescio vincente ha consegnato a Cocciaretto un break che l’ha portata in vantaggio 5-3, con la conseguente possibilità di servire per il match, ma Errani ha sfruttato le sue stellari qualità difensive per tornare in corsa sul 5-4. L’ex numero 5 del mondo, poi, si è ritrovata a fronteggiare un triplo championship point sullo 0-40 del game successivo, ma Sarita ha giocato benissimo in quel frangente e ha sfruttato alcuni errori della 22enne di Ancona, impattando sul 5-5. Una Cocciaretto imperturbabile ha reagito di forza tramite un turno di servizio tenuto a zero per salire 6-5, e ha colpito una risposta vincente con il rovescio lungolinea per ottenere altri due punti match point nel dodicesimo game. Al suo quinto championhip point, Elisabetta ha giocato nuovamente alla grande con il suo rovescio, forzando Errani a commettere un errore e aggiudicarsi il titolo.