Continua la corsa al titolo sui campi di Gaibledon, dove sta andando in scena il Veneto Open promoted by Confindustria Veneto Est
Olga Danilovic al Tennis Club Gaiba sembra già diventata una di casa. Sarà per la vicinanza con Bologna, dove i ricordi delle gesta di suo padre Sasha fanno ancora venire i brividi agli appassionati di basket, oppure per lo splendido feeling nato con i raccattapalle del torneo, che l’hanno eletta la loro preferita colpiti da simpatia e disponibilità, ma quel che è certo è che l’atmosfera di Gaibledon fa bene alla 22enne di Belgrado, capace di regalarsi al Veneto Open promoted by Confindustria Veneto Est una semifinale a livello WTA che le mancava da quasi un anno. Un risultato, conquistato imponendosi per 6-4 7-6 contro la cinese Yue Yuan dopo una battaglia punto su punto di quasi due ore, preziosissimo per la sua carriera, visto che le permetterà di migliorare un best ranking vecchio di addirittura cinque anni. Era il 2018 quando la mancina serba vinse a Mosca il suo primo (e unico) titolo WTA e salì al numero 96 del mondo: aveva appena 17 anni e pareva pronta per sfondare, invece ha incontrato varie difficoltà che ne hanno complicato il percorso, ma negli ultimi tempi è tornata a giocare alla grande e il prossimo lunedì batterà il suo primato di qualche posizione (la proiezione la colloca al numero 93). Ma non è finita qua: in caso di approdo in finale la prima cifra del suo ranking diventerebbe un 8, in caso di vittoria del torneo un 7. E col tennis che sta esprimendo, abbinando grande potenza a una mobilità tutt’altro che banale per una ragazza vicina al metro e 85, non sarebbe una sorpresa vederla fare strada a Wimbledon, dove fra una decina di giorni farà il suo debutto nel tabellone principale.
Prima di pensare ai Championships, però, c’è una semifinale da giocare al WTA 125 di Gaiba contro una che di Wimbledon se ne intende, visto che lo scorso anno a Londra si spinse fino in semifinale. Si tratta della prima testa di serie – e n.66 del mondo – Tatjana Maria, tedesca che ha confermato il suo magico feeling con l’erba del Polesine battendo in due set un’avversaria pericolosissima come Yanina Wickmayer, ex numero 12 del mondo. Sul Centrale, la belga ha pagato cara una partenza lentissima nel primo set, aperto perdendo i primi 4 giochi, ma sembrava aver raddrizzato le cose nel secondo parziale, quando si è portata fino al 5-2. Invece, dopo aver mancato due set-point consecutivi per il 6-2 si è spenta e non ha più vinto nemmeno un gioco, arrendendosi per 6-3 7-5. Nel venerdì del Veneto Open ha salutato anche l’ultima italiana rimasta in corsa, la pratese Lucrezia Stefanini, capace di raccogliere appena tre giochi contro la statunitense classe 2004 Ashlyn Krueger, protagonista di un match di altissimo livello che l’ha promossa con il punteggio di 6-2 6-1, senza l’ombra di una palla-break concessa.
Giorno dopo giorno, il tennis di Robin Montgomery impressiona sempre di più. La teenager statunitense di Washington, classe 2004, si è guadagnata la semifinale del Veneto Open promoted by Confindustria Veneto Est giocando un altro match stupendo, il terzo consecutivo, che ha lasciato di nuovo a bocca aperta gli spettatori del Tennis Club Gaiba. Perché malgrado i soli 18 anni (saranno 19 a settembre) nel suo tennis c’è già tantissimo, a partire da una potenza dirompente che sull’erba la rende davvero difficile da contrastare. Se n’è accorta la terza testa di serie Ysaline Bonaventure, che nutriva speranze di semifinale e invece nell’ultimo match di giornata sul Centrale ha alzato bandiera bianca in appena 54 minuti, arrendendosi per 6-4 6-2. C’è stata partita solamente fino al 4-4 del primo set, poi la statunitense ha messo il turbo e non ha più tolto il piede dall’acceleratore, andando a prendersi un successo meritatissimo, contro una rivale via via sempre più nervosa e scoraggiata. Ci ha provato, ma per battere la Montgomery di oggi serviva molto di più.
Nella semifinale di sabato l’allieva di coach Eric Nunez (che dopo il match l’ha voluta in campo a lavorare per altri 20 minuti sul servizio, come già giovedì) se la vedrà con la connazionale Ashlyn Krueger. Sarà una sfida giovanissima fra due ragazze nate nel 2004, quando – per rendere l’idea – la prima testa di serie del torneo Tatjana Maria (anche lei in semifinale, contro Olga Danilovic) giocava già fra le professioniste. Montgomery e Krueger si conoscono molto bene e insieme condividono addirittura un titolo Slam juniores, vinto in doppio allo Us Open 2021, quando la Montgomery si impose anche in singolare. La loro sfida sarà la seconda di giornata, al termine di Maria-Danilovic in programma alle 14. Alle 18, invece, la finale del doppio: a contendersi il trofeo la coppia polacca composta da Katarzyna Piter e Weronika Falkowska e quella coreana formata da Na-Lae Han e Su Jeong Jang.
TUTTI I RISULTATI DI GIORNATA
Singolare. Quarti di finale: Tatjana Maria (Ger) b. Yanina Wickmayer (Bel) 6-3 7-5, Olga Danilovic (Srb) b. Yue Yuan (Chn) 6-4 7-6, Ashlyn Krueger (Usa) b. Lucrezia Stefanini (Ita) 6-2 6-1, Robin Montgomery (Usa) b. Ysaline Bonaventure (Bel) 6-4 6-2.
Doppio. Semifinali: Falkowska/Piter (Pol/Pol) b. Schoofs/Wickmayer (Ned/Bel) 4-6 6-2 10/5, Han/Jang (Kor/Kor) b. Cristian/Danilovic (Rou/Srb) 7-6 4-6 10/5.