Le parole della bielorussa dopo la vittoria ottenuta contro Evgenya Rodina all’esordio nel BNP Paribas Open
Aryna Sabalenka ha vinto e convinto all’esordio nel BNP Paribas Open, lasciando solamente due game alla russa Evgenya Rodina. La numero 2 del mondo sarà la principale avversaria di Iga Swiatek per la conquista del titolo, forte anche della fiducia acquisita dopo il titolo vinto ad inizio anno agli Australian Open: “Dopo la grande vittoria degli Australian Open è più facile scendere in campo che dopo una dura sconfitta. Tutto il mio team era felice, abbiamo lavorato molto. Mi sento più motivata che mai e sento di aver bisogno di più, voglio ottenere più vittorie di questo tipo – ha detto la bielorussa in conferenza stampa –. Non mi aspettavo di piangere, ma quando ho vinto, soprattutto nell’ultimo game, tremavo. Volevo davvero vincere. Aspettavo questo momento, ma non avrei mai immaginato di piangere, pensavo che sarei stata felice e avrei saltato di gioia. Non mi sento diversa rispetto a prima. Mi sento come se fossi la stessa giocatrice, solo con un titolo del Grande Slam, ma devo ancora andare in campo e giocare il mio miglior tennis per vincere qualsiasi partita. Non è cambiato nulla, sto ancora lavorando sodo, ora voglio ottenere questo titolo e spero di poter fare davvero bene qui“.
Sulla partita contro Rodina e sulla prossima avversaria, che sarà Lesia Tsurenko: “Direi che è stata una partita complicata. Non mi aspettavo che lei giocasse così lentamente. Stavo faticando un po’ ad adattarmi alle palle, perché era super lento. Sono comunque super contenta di questa vittoria, felice di aver vinto in due set senza faticare troppo. Contro Tsurenko sarà una partita interessante. È una grande giocatrice e sarà una grande battaglia. Mi preparerò nel miglior modo possibile, assicurandomi di poter mostrare il mio miglior tennis, e assicurarmi che la gente si diverta di nuovo a guardarmi“.
Sabalenka ha anche detto la sua sul caso Wimbledon: “Faranno quello che vogliono e spero davvero che potremo giocare lì. Mi piace il torneo, è un posto bellissimo e mi piacciono le persone. Speriamo che ci lascino giocare. In caso contrario, cosa posso fare? Niente. Prima ero davvero preoccupata e non sapevo cosa fare, ero arrivata a pensare che la situazione fosse colpa mia. Poi ho capito che questo non è sotto il mio controllo e non ho fatto nulla di veramente sbagliato contro il popolo ucraino. Non è colpa mia e non c’è modo di cambiare la situazione“.
Infine, un commento sulla differenza di prize money tra uomini e donne: “Sarebbe una buona notizia se i premi fossero uguali. Penso che sia difficile confrontare uomini e donne perché siamo su un livello diverso, ma anche noi lavoriamo molto duramente e non è facile per noi. É vero che non siamo così forti fisicamente né raggiungiamo il livello a cui giocano i ragazzi, ma penso che ci servano più soldi, sarebbe molto importante“.