Il serbo vola ai quarti insieme a Khachanov, Shapovalov e Fucsovics

Sono andati ufficialmente in archivio gli ottavi di finale della parte alta del tabellone maschile di Wimbledon. Tra coloro che hanno passato il turno, c’è, come da pronostico, Novak Djokovic, il quale non ha avuto alcun problema contro Cristian Garin. Il tennista cileno, entrato in campo senza nulla da perdere, è sembrato non crederci più di tanto sin dall’inizio, commettendo 9 errori non forzati solo nel primo set, a fronte di un solo vincente. Il secondo parziale si è rivelato, invece, più equilibrato, nonostante Garin sia stato sempre in difficoltà sul proprio servizio: fino al 4-4, sono state ben 5 le occasione non sfruttate dal numero 1 del mondo, che ha poi inserito il turbo, strappando a 15 la battuta al suo avversario e chiudendo i conti. Il terzo set è stato ancora più a senso unico rispetto ai primi due, con Nole capace di fare il 71% dei punti sulla prima di Garin. Il risultato finale è un’inequivocabile 6-2 6-4 6-2 con il serbo che raggiunge i quarti di finale per l’undicesima volta nelle sue ultime 12 apparizioni.

Il suo avversario non sarà Andrey Rublev, bensì Marton Fucsovics. L’ungherese, infatti, è riuscito ad avere la meglio sul numero 7 del mondo, al termine di una battaglia senza esclusione di colpi. Dopo aver perso il primo set per 6-3, il russo è sembrato riprendersi e ha iniziato a macinare tennis, portando a casa gli altri due parziali. Poi, tuttavia, si è spenta la luce: il moscovita ha lasciato andar via 6-0 il quarto set e, nella frazione decisiva, non ha trovato la chiave giusta per scardinare l’esuberanza del numero 48 al mondo, capace di vincere con il punteggio finale di 6-3 4-6 4-6 6-0 6-3.

Tutto semplice per Denis Shapovalov, che, dopo aver dato segnali confortanti contro Andy Murray, ha steso anche Roberto Bautista Agut, che non ripeterà la semifinale del 2019. Dopo un primo set letteralmente dominato, il canadese è stato bravo, sul 3-3 del secondo, a rimontare da una situazione di 0-40, prima di prendersi il break decisivo nel gioco seguente. La terza frazione è iniziata con 4 break su 4, dopodiché ha visto consumarsi una lotta punto a punto: Shapovalov voleva chiudere subito, Bautista cercava disperatamente di rimandare il verdetto. Alla fine, però, ha avuto la meglio la gioventù della testa di serie numero 10, che ha messo ha segno un 7-5, chiudendo per tre set a zero.

Gran battaglia, al contrario, quella sul campo 18, con Karen Khachanov che ha fermato la corsa di Sebastian Korda, dopo un match durato 3 ore e 52 minuti. Clamoroso quanto accaduto nel quinto set: ben 13, infatti, i break messi a segno dai due contendenti, quando ce ne erano stati appena 6 nei precedenti quattro parziali. È stato proprio il russo a spuntarla, grazie ad un 10-8 nella frazione decisiva, raggiungendo il secondo quarto di finale Slam della sua carriera.

Risultati lunedì 5 luglio

Karen Khachanov (25) b. Sebastian Korda 3-6 6-4 6-3 5-7 10-8

Marton Fucsovics b. Andrey Rublev (5) 6-3 4-6 4-6 6-0 6-3

Denis Shapovalov (10) b. Roberto Bautista Agut (8) 6-1 6-3 7-5

Novak Djokovic (1) b. Cristian Garin (17) 6-2 6-4 6-2