Elena Rybakina rimonta Ons Jabeur e si laurea campionessa di Wimbledon: è il primo Slam della sua carriera

Elena Rybakina è la campionessa di Wimbledon! La kazaka, prima rappresentante di questo paese ad ottenere un titolo Major, batte Ons Jabeur 3-6 6-2 6-2 e conquista il primo Slam della sua carriera. Nata a giugno 1999, la 23enne diventa la più giovane campionessa dei Championships da quando, nel 2011, Petra Kvitova vinse il trofeo a soli 21 anni. Nell’anno in cui la federazione inglese ha escluso dal torneo tutti gli atleti russi e bielorussi, è una ragazza nata e cresciuta a Mosca a prendersi scena e riflettori, nonostante abbia più volte dichiarato di rappresentare con orgoglio i colori del Kazakistan. Gioia immensa, dunque, per l’altissima Elena, mentre Jabeur, che pure sembrava comandare con maestria l’incontro al termine del primo set, deve dire addio, momentaneamente, ai sogni di gloria suoi e di un intero continente.

Il primo parziale è un dominio assoluto di Jabeur, la quale esprime un tennis paradisiaco e va a segno già nel terzo game, piazzando il break e volando sul 3-1. Rybakina fa fatica, anche a causa della sua altezza, a gestire i back molto bassi della tunisina: diretta conseguenza di ciò, i ben 17 errori non forzati dalla kazaka, contro i soli 7 vincenti colpiti nell’arco di un primo set in cui, dopo aver annullato con successo due palle del doppio break nel quinto gioco, cede nuovamente la battuta quando, sotto 3-5, la testa di serie numero 17 si porta a servire per restare nel set: 6-3 Jabeur dopo 33 minuti.

Nel secondo set, il vento cambia: la nordafricana sbaglia qualche palla in più, diminuisce la varierà di gioco e subisce un break in apertura, il primo della sua finale. Rybakina, rinvigorita e in fiducia, depenna una chance dell’immediato controbreak alla sua avversaria e conferma il vantaggio, portandosi sul 2-0. La numero 2 del mondo riesce a sbloccarsi nel suo successivo turno di servizio, ma non prima di aver dovuto vincere un punto che, se perso, l’avrebbe vista finire sotto 0-3. Scampato questo pericolo, Ons tenta il tutto per tutto nel quarto game e si procura ben due occasioni per impattare sul 2-2, ma la nativa di Mosca è attenta quando necessario ed è bravissima a respingere l’assalto della sua rivale. Sale, allora, la frustrazione nella testa di Jabeur, la quale inizia a rischiare di più con i suoi fondamentali e, di conseguenza, a sbagliare l’inverosimile: il risultato è un doppio break di vantaggio per la kazaka, che, gestita senza ansia la situazione, chiude 6-2 e rimanda il verdetto ad un palpitante terzo parziale.

Le cose non sembrano migliorare per Jabeur: la tunisina è ormai in balia di una rinvigorita Rybakina, la quale piazza subito un break e si mette al comando del set decisivo per 2-0. Jabeur è sempre più in crisi di nervi e appare incapace di reagire a una situazione che si è resa estremamente critica. La nativa di Ksar Hellel è stoica a restare aggrappata al punteggio e a non mollare nulla all’avversaria, costringendola a doversi sudare ogni singolo punto di ogni singolo game. La 23enne moscovita, però, è ormai inscalfibile e, nel sesto game, riesce a tenere il proprio turno di battuta nonostante uno svantaggio di 0-40. Ed è proprio questo l’ultimo sussulto di una Jabeur sconsolata: la kazaka, sempre più in fiducia, piazza un altro break e alza le braccia al cielo. 3-6 6-2 6-2, Elena Rybakina è la campionessa di Wimbledon!