La tennista kazaka gioca un match pressocché perfetto, batte la Halep e conquista la prima finale Slam in carriera.
Sarà una finale di Wimbledon fra “esordienti”. La sfidante di Ons Jabeur, alla sua prima finale in un Major, sarà difatti Elena Rybakina, anche lei alla prima volta in un ultimo atto Major. La kazaka in semifinale ha superato con un perentorio doppio 6-3 la campionessa del 2019 Simona Halep, considerata la grande favorita del torneo, Partita perfetta della testa di serie numero 17, brava ad abbattere il tennis solido della sua avversaria sin dalle prime battute. Ora la Rybakina cercherà di invertire il pronostico anche in finale contro la tunisina, con cui è indietro 2-1 nei precedenti. Inoltre si avrà la certezza di una nuova vincitrice Slam. Ciò accade per la prima volta dal 2013, quando, sempre a Wimbledon, ad imporsi fu Marion Bartoli su Sabine Lisicki.
La kazaka parte alla grande: il suo tennis potente e preciso scardina subito l’arcigna difesa della rumena, costretta a cedere il break nel secondo gioco ed a subire un pesante 3-0 iniziale. Nel corso del primo parziale, poi, il copione non cambia, in quanto la numero 23 al mondo continua il suo pressing da fondocampo. Quest’ultimo le permette di procurarsi altre quattro possibilità di break nei successivi tre game di battuta della Halep. La rumena salva le quattro chance ma a causa di un ottimo rendimento con la prima (14 punti su 17, 82%) della Rybakina non riesce mai ad essere insidiosa in risposta. Così la top 25 kazaka, sfruttando la grande partenza, vince il parziale con il punteggio di 6 giochi a 3.
Anche nel secondo parziale la Rybakina opera il break nel primo gioco in battuta della Halep e qualche minuto dopo si porta avanti sul 2-0. Differentemente al primo set, la campionessa del 2019 reagisce e nel quarto gioco controbreakka la sua avversaria. Il suo rientro nel match, tuttavia, dura poco: la nativa di Mosca, infatti, torna a giocare in modo perfetto, ottiene quattro dei successivi cinque games e con essi la prima finale a livello Slam in carriera.