Le parole dello svizzero al termine della vittoria su Lorenzo Sonego agli ottavi di finale di Wimbledon
Roger Federer è diventato il tennista più anziano nell’Era Open ad esser approdato ai quarti di finale di Wimbledon. Lo svizzero, testa di serie numero 6 del torneo, ha prevalso su Lorenzo Sonego in tre set raggiungendo per la 18esima volta in carriera i quarti dei Championships al termine di una buona prestazione. Al prossimo turno se la vedrà contro uno tra Daniil Medvedev e Hubert Hurkacz, partita che sarà conclusa quest’oggi dopo l’interruzione causata dalla pioggia. “È bello vedere come il lavoro che ho svolto sia stato ripagato e che sono ancora in grado di giocare a questo livello al meglio dei cinque set – confessa Roger -. Giocare per cinque giorni di fila al meglio di tre set è differente perché richiede altre caratteristiche. Nel mio caso c’era un grosso punto interrogativo perché dovevo dimostrare ancora una volta a me stesso che potevo davvero farcela. Era importante vincere in tre set. Vedremo quanto mi è rimasto ancora nel serbatoio. Il tetto chiuso? È semplicemente incredibile la differenza che intercorre tra l’indoor e l’outdoor. Mi sono subito sentito come se avessi fatto dei progressi. Colpisco la palla prima e mi sono abituato alle condizioni e alla velocità del campo”.
Quest’oggi i due campi principali di Wimbledon avranno capienza massima. È la prima volta che accade in un torneo ufficiale da quando è scoppiata la pandemia. “Non sono ancora convinto che il problema (covid, ndr) sia completamente risolto. L’estate scorsa avevamo pochi casi e quando tutto sembrava promettere bene c’è stata una battuta d’arresto. Vedremo ora come andrà a finire con il massimo della capienza, anche se lo stadio era già percepito come quasi pieno. Gli spettatori fanno sentire così speciali i giocatori e il torneo in generale. È incredibile vedere tutto il pubblico sugli spalti. Penso a Parigi, ad esempio, che nella sessione notturna contava solo cinque persone. La differenza è immensa. Ho provato a pensare a come sarebbe stato vincere Wimbledon senza gente in tribuna. Logicamente mi sarei laureato campione, ma non sarebbe stata la stessa cosa. Per questo sono felice di vedere nuovamente il pubblico e spero che tutto proceda per il meglio. In ogni caso, dobbiamo continuare a stare attenti ed essere consapevoli che siamo in una bolla”.