Wimbledon, grazie a un comunicato ufficiale, ha criticato aspramente la scelta di non assegnare punti ATP e WTA in occasione della prossima edizione dei Championships

Wimbledon non ci sta e attacca fermamente ATP e WTA, che poco fa si sono riservate la decisione di non assegnare punti per l’edizione 2022 di Wimbledon, pur confermando la scadenza dei punti ottenuti nel 2021 (con le dovute conseguenze per coloro i quali, come Novak Djokovic e Matteo Berrettini) avevano fatto un bel bottino durante il terzo Major della scorsa stagione. La risposta della manifestazione londinese è arrivata immediatamente e non è stata delle più solidali, rispetto a quanto stabilito dalle associazioni professionistiche. Secondo gli organizzatori, la decisione presa è soltanto dannosa nei riguardi degli altri tennisti. Chi ha ragione, se c’è qualcuno che può mettersi la medaglia al collo? Nel frattempo, leggiamo attentamente cosa ha scritto l’organizzazione di Wimbledon a riguardo.

“Apprezziamo il fatto che le opinioni divergano in relazione alla nostra decisione di rifiutare le iscrizioni di giocatori russi e bielorussi a Wimbledon 2022 e ci rammarichiamo profondamente per l’impatto di questa decisione sulle persone colpite. Tuttavia, data la posizione assunta dal governo del Regno Unito per limitare l’influenza globale della Russia e la risposta diffusa di governo, industria, sport e istituzioni creative, rimaniamo del parere che abbiamo preso l’unica decisione praticabile per Wimbledon, in quanto evento sportivo di fama mondiale e istituzione britannica, e sosteniamo la decisione che abbiamo preso. Come abbiamo affermato in precedenza, dopo un’attenta considerazione di una grande varietà di fattori, siamo giunti a solide conclusioni che hanno costituito la base di questa decisione. Non eravamo preparati a intraprendere alcuna azione che potesse mettere a rischio l’incolumità personale dei giocatori o delle loro famiglie. Riteniamo che richiedere dichiarazioni scritte da parte dei singoli giocatori come condizione per l’ingresso a Wimbledon comporterebbe un controllo e un rischio significativi. Inoltre, rimaniamo riluttanti ad accettare che il successo o la partecipazione a Wimbledon vengano utilizzati a beneficio della macchina di propaganda del regime russo, che, attraverso i suoi media statali strettamente controllati, ha una storia riconosciuta di utilizzo del successo sportivo per sostenere una narrativa trionfante. Desideriamo quindi esprimere la nostra profonda delusione per le decisioni prese da ATP, WTA e ITF di rimuovere punti in classifica per i Championships. Riteniamo che queste decisioni siano sproporzionate al contesto di circostanze eccezionali ed estreme di questa situazione e della posizione in cui ci siamo trovati, nonché dannose per tutti i giocatori che gareggiano nel Tour. Nel frattempo, rimaniamo concentrati sui nostri entusiasmanti piani per i Championships di quest’anno”.