Le parole del serbo dopo il successo in rimonta al quinto contro l’altoatesino sui campi di Church Road. In semifinale se la vedrà con Cameron Norrie

Ancora una volta nel segno di Novak Djokovic. L’attuale numero tre al mondo ha superato Jannik Sinner al quinto set guadagnandosi l’accesso in semifinale a Wimbledon per l’11ª volta in carriera. Malgrado le difficoltà dei primi due set, il serbo è riuscito a cambiare registro e a crescere esponenzialmente di livello garantendosi la 26ª vittoria consecutiva ai Championships. “Avevo iniziato molto bene il match, ero in vantaggio per 4-1 e con una palla per il doppio break – ammette Nole –. Stavo giocando controvento e ho commesso dei doppi falli e alcuni brutti errori con le palle corte, così l’inerzia si è spostata dalla sua parte. Ho iniziato a dubitare dei miei colpi, mentre lui ha cominciato a credere di più in se stesso. Aveva fiducia per dettare il gioco e a questi livelli, specialmente su questa superficie, tutto accade molto rapidamente. Inoltre lui leggeva bene i miei servizi, riusciva ad aggredirmi sin dalla risposta e io mi ritrovavo a essere troppo spesso sulla difensiva. Mi ha aiutato l’esperienza che ho e sapere che si può sempre recuperare e avere la meglio anche in questo tipo di situazioni”.

Novak Djokovic ha vinto su questi campi ben dieci partite su undici in carriera al quinto set imponendosi su gente del calibro di Federer, Nadal e Del Potro. Una statistica a dir poco invidiabile. “Dipende dall’avversario e dalla superficie, ma senza dubbio migliore è il tuo record nel quinto set, meglio ti sentirai ogni qualvolta ti ritroverai a doverlo giocare. Questo è il torneo più importante nella storia del nostro sport – prosegue il tennista di Belgrado –. Essere qui è sempre stato il mio sogno da bambino. Quello che succederà dopo Wimbledon al momento non si può prevedere, per cui non faccio molta attenzione a questo aspetto. Cerco il più possibile di concentrare i miei pensieri qui”.

Infine una battuta su Jannik Sinner. “Sono sicuro che migliorerà col passare del tempo e quando acquisirà più esperienza. È un giocatore fantastico, molto forte già mentalmente, oltre che solido e professionale. Lo vedremo sicuramente molto spesso protagonista nei grandi tornei” chiosa Nole.