Il serbo dichiara, in conferenza stampa, di essere fiero dei propri risultati e di non voler distrarsi proprio adesso
Novak Djokovic, già vincitore di Australian Open e Roland Garros, prosegue la sua corsa anche a Wimbledon, dove oggi si è qualificato per i quarti di finale (è la cinquantesima volta che gli accade in uno Slam). Il serbo sta scrivendo sempre più pagine della storia di questo sport e si dichiara felice di quanto sia riuscito a realizzare fin qui.
“Mi fa molto piacere – afferma il campione in carica – quando mi raccontano le mie statistiche. È un privilegio, per me, poter battere record nello sport che amo più di tutti. Sono devoto al tennis e tutto ciò che faccio è cercare di dare il meglio di me sempre e in ogni situazione. Detto questo, la mia routine quotidiana non deve cambiare e non mi devo lasciar distrarre dalle statistiche o dai dibattiti. Non è un segreto che ho l’obiettivo di vincere quanti più tornei dello Slam, vorrei chiudere la carriera al primo posto di questa classifica. Questo, però, è un obiettivo, non un’ossessione. In linea generale, mi fa sempre piacere sapere che qualcuno parli bene di me. Essere numero 1 del mondo è una grande responsabilità non solo perché tutti ti chiedono di vincere in ogni torneo, ma soprattutto perché bisogna comportarsi nella maniera corretta dentro e fuori dal campo. Ovviamente qualche volta può capitarmi di non riuscire ad essere perfetto, ma cerco di fare del mio meglio per risultare una brava persona agli occhi della gente, un buon ambasciatore di questo sport”.
Il serbo, inoltre, ha commentato il match vinto in giornata contro Cristian Garin, rivelandosi molto soddisfatto della sua prestazione: “Oggi l’atmosfera in campo era stupenda – riflette Nole – ho ricevuto tantissimo supporto. È logico che a volte il pubblico tenda a supportare il tennista sfavorito, quindi ci si fa l’abitudine anche quando si ha il tifo non tutto dalla propria parte. Dipende molto dal luogo geografico in cui si gioca e anche dal giorno specifico in cui si disputa la partita. Oggi sono molto contento anche per quel che riguarda la mia prestazione. Nel terzo turno c’erano stati un po’ di alti e bassi, mentre stavolta ho sentito i miei colpi alla grande, ero presente mentalmente e ho servito molto bene. Cristian giocava sul Centre Court per la prima volta, si percepiva il suo nervosismo e questo mi ha aiutato nel primo set, poi però sono stato io molto bravo a mettere a segno i break nei momenti decisivi”.