Le parole dell’ex numero uno del mondo dopo aver vinto il suo match d’esordio
Andy Murray non giocava una partita di singolare a Wimbledon da quando, nel 2017, aveva perso nei quarti di finale contro Sam Querrey. Quel match, con il grave infortunio all’anca di cui stava soffrendo, aveva segnato la fine della splendida prima parte di carriera per lo scozzese. Da lì solo guai fisici e poche soddisfazioni tennistiche: oggi però, più di 1.400 giorni dopo, il due volte campione di questo Major è tornato nel posto più caro di tutta la sua carriera e ha inaugurato la sua campagna londinese con una buona vittoria ai danni del numero 20 della Race Nikoloz Basilashvili, grazie al punteggio finale di 6-4 6-3 5-7 6-3. Eccezion fatta per un passaggio a vuoto nel terzo parziale, in cui, avanti 5-0, ha subito una striscia di 7 giochi consecutivi, abbiamo visto un’ottima versione di Murray e il padrone di casa ci ha tenuto a sottolinearlo in conferenza stampa.
“Credo di aver giocato un buona partita – dichiara l’ex numero 1 del mondo – fino al 5-3 del terzo set. Poi ho subito tre break di fila e non penso mi sia mai capitato un passaggio a vuoto così a un passo dalla vittoria, ma ciò dipende dalla mancanza di partite. Non è tanto una questione di pressione, quella l’ho sentita durante tutta la sfida. Ho iniziato a percepire un po’ di fatica, ma sono fiero di essermi ripreso e aver vinto il quarto set: non so in quanti sarebbero riusciti a farlo”.
Inoltre, il campione britannico spiega come cercherà di recuperare al meglio in vista del prossimo match: “È da molto che non gioco una partita al meglio dei cinque set, dunque sono curioso di vedere come reagirà domani il mio corpo. Quando ho giocato con Nishioka, ad esempio, feci una buona prestazione e mi sentivo bene, ma il giorno dopo il corpo mi presentò il conto. In base a come mi sentirò domani, sceglierò se allenarmi un pochino oppure no. Per prima cosa devo riposarmi e dormire, inoltre stasera parlerò con il mio fisioterapista, il quale mi darà i giusto consigli”.
Per concludere, una riflessione su quanto per lui siano importanti i Giochi Olimpici, manifestazione in cui ha già conquistato due medaglie d’oro in singolare: “Il mio obiettivo per Tokyo è quello di vincere una medaglia, ci proverò e darò tutto me stesso per riuscirci. Chissà, magari regalare un altro oro al mio Paese. Sarebbe un sogno, ma ce la metterò tutta affinché ciò avvenga: ho sempre amato le Olimpiadi”.