Il tennista australiano, dopo il complicato successo all’esordio, si è espresso sull’errato comportamento del pubblico nei suoi confronti.
Non è stato un avvio semplice per Nick Kyrgios a Wimbledon. Oltre a dover battagliare duramente con il britannico Paul Jubb, alla fine sconfitto con il punteggio di 3-6 6-1 7-5 6-7(3) 7-5, il numero 40 al mondo, a suo modo di vedere, non è stato ben trattato da alcuni individui presenti sul Court 3 e, perciò, gli ha “dedicato” uno sputo alla fine del match. Un gesto forte, che, dopo la partita, ha così spiegato: “Ho fatto ciò perché certa gente non viene per sostenere ma solo per mancare di rispetto. Non avevo detto nulla agli spalti e per questo non capisco perché ciò accada. Perché la gente manca di rispetto agli atleti? Nessuno – ha aggiunto Kyrgios – quando va in un supermercato si avvicina ad un lavoratore ed inizia ad insultarlo. Nello sport invece accade sempre e ciò non va bene“.
Il nativo di Canberra, pur rimanendo molto deluso da tali atteggiamenti, specie poiché avvenuti a Wimbledon, ha anche detto di non aver ricevuto insulti razzisti: “Per fortuna non ho sentito nulla del genere ma a Stoccarda ciò è successo e lo stesso è accaduto alla Osaka ad Indian Wells. Quindi c’è anche questa tendenza e, ripeto, ciò va eliminato dallo sport perché può ferire molto“.
Infine l’ex numero 13 della classifica mondiale si è espresso anche sul complicato esordio: “Dal punto di vista mentale è stata una delle partite più difficili che abbia mai affrontato a Wimbledon. Tutti erano con lui e ciò lo ha fatto rendere in modo estremamente superiore a quella che è la sua classifica. Per ciò che mi riguarda – ha detto ancora Nick – credo sia stata una delle peggiori partite che io abbia mai giocato dal punto di vista tecnico. Detto ciò, qualche anno fa non avrei mai vinto una partita del genere mentre ora riesco a farlo e quindi sono contento“.