Le dichiarazioni dell’azzurro al termine della sfida contro il serbo ai quarti di finale di Wimbledon
Ad un passo da un’impresa titanica. Jannik Sinner è uscito di scena dal torneo di Wimbledon dopo aver accarezzato l’idea di poter battere il campione in carica Novak Djokovic. L’altoatesino, autore di una prova di grandissimo profilo, ha ceduto sotto i colpi del serbo dilapidando ben due set di vantaggio. “E’ stata una partita difficile, ma lo sapevo già prima di scendere in campo – ammette l’azzurro in conferenza stampa -. Penso di aver giocato molto bene, poi Novak ha alzato il livello a partire al terzo set e da quel momento è stato migliore di me. Non ho alcun rimpianto, lui è stato semplicemente superiore anche nel quinto set – sottolinea Jannik -. Sono orgoglioso di essere arrivato sino a qui e non ho dubbi sul fatto che questa prestazione mi darà molta fiducia per il prosieguo della stagione. La caduta? Inizialmente ho sentito dolore, ma non appena ho fatto alcuni passi ho notato che tutto andava bene. Nell’immediato sono stato molto prudente, tuttavia con il passare del tempo il dolore alla caviglia è sparito. Non ho nessun infortunio“.
Da incontri di questo tipo si può soltanto imparare la lezione e maturare strada facendo. “Ogni volta che affronti un tennista come Nole sai già in partenza cosa ti attende. Ovviamente non è la stessa cosa giocare con lui una partitella d’allenamento o una partita ufficiale. A Wimbledon giochi di fronte a moltissime persone ed è una sensazione speciale. Sono una persona a cui piacciono le sfide, perciò adoro giocare contro avversari come Djokovic. Mi alleno ogni giorno proprio per partite del genere. Abbiamo uno stile di gioco simile – sostiene Sinner -. Mi piace molto allenarmi con lui perché colpisce molto bene la palla e credo di farlo anch’io. Sono consapevole di poter migliorare, ma mi reputo soddisfatto del mio torneo”.