Il serbo senza strafare, ma con grande tranquillità, vola in semifinale a Wimbledon
Novak Djokovic vince il suo diciannovesimo incontro consecutivo sull’erba (non perde dalla finale del Queen’s 2018) e approda in semifinale anche a Wimbledon. A farne le spese oggi è Marton Fucsovics, già giustiziere di Jannik Sinner e Andrey Rublev, con l’eloquente punteggio di 6-3 6-4 6-4. Non è un Nole perfetto, ma il serbo, come accade quasi sempre, è molto attento ad alzare il proprio livello di gioco quando il match glielo richiede. Ora, per centrare la sua terza finale consecutiva ai Championships, dovrà avere la meglio di Karen Khachanov o di Denis Shapovalov: per entrambi si tratterebbe della prima semifinale in un Major.
Il numero 1 del mondo parte con il turbo e vince, in meno di 20 minuti, i primi cinque game dell’incontro. Da lì in poi, tuttavia, l’attenzione cala e il tennista di Belgrado non concretizza 5 set point, cedendo tre giochi consecutivi. Nel momento in cui il gioco inizia farsi duro, il campione ritrova la strada giusta, tiene la battuta e chiude 6-3 la frazione iniziale. Il secondo set è quello più combattuto: Djokovic, nonostante quattro palle break nel primo game, non sfonda e il match inizia a seguire fedelmente l’andamento dei turni di battuta. Giunti sul 4-4, però, il vincitore delle ultime due edizioni decide che è arrivato il momento di cambiare passo, trova il break e tiene il successivo turno di battuta, che gli permette di suggellare un 6-4 per andare avanti due set a zero.
Nel terzo parziale, il primo favorito del tabellone strappa nuovamente il servizio all’ungherese. Fucsovics, allora, prova una tardiva reazione, mette alle strette il serbo alla risposta e si procura ben quattro occasioni per il controbreak. Djokovic, spalle al muro, alza ancora il suo livello e porta a casa anche questo gioco, confermando il vantaggio. Nel terzo game, il numero 48 riesce ad annullare un break point dal sapore di match point, provando a rimanere in corsa. Dopo aver annullato un’altra chance al suo avversario sul 3-2, Nole gestisce in maniera tranquilla il vantaggio acquisito e chiude 6-3 6-4 6-4 dopo 2 ore e 16 minuti di gioco.