Le dichiarazioni del sei volte campione ai Championships prima dell’ottava finale nello Slam londinese, in cui sfiderà Nick Kyrgios.

Novak Djokovic domenica giocherà la sua ottava finale a Wimbledon, la 32esima in uno Slam. Il sei volte campione ha raggiunto l’ultimo atto grazie al successo per 2-6 6-3 6-2 6-4 sul beniamino di casa Cameron Norrie. Un’affermazione che ha così commentato nella conferenza stampa post-match: “Oggi è stata una bella partita. Non ho iniziato bene come ho fatto in altre partite qui a Wimbledon. Ho commesso tanti errori poiché non riuscivo a trovare il ritmo. I nervi hanno fatto da padrone ma lui li ha gestiti meglio. Poi ha giocato peggio nel secondo set e quello è stato il punto di svolta del match. Da lì la partita è cambiata. Ho iniziato a sentirmi meglio, l’ho fatto correre di più in campo. Ho giocato tre set solidi e ciò mi ha permesso di arrivare alla vittoria, di cui sono molto contento“.

Sul pubblico interamente contro di lui: “Non è mai bello giocare quando c’è tutto stadio che fa il tifo per il tuo avversario ma oggi me lo aspettavo perché lui giocava in casa“.

Sul rapporto col suo avversario in finale, ossia l’esordiente Nick Kyrgios, con cui in passato ci sono stati degli screzi: “Sicuramente in questo momento il nostro rapporto è migliore rispetto a quello che avevamo prima di gennaio di quest’anno. Per quanto mi è successo in Australia è stato uno dei pochi giocatori a difendermi pubblicamente, una cosa che ho molto apprezzato“.

Infine, sull’ennesimo ultimo atto Slam, che potrebbe portarlo al sorpasso su Roger Federer e a meno uno da Rafa Nadal: “Sono consapevole di ciò che è in gioco in questa finale. In ogni partita e in ogni Grande Slam che disputo in questa fase della mia carriera, c’è molto in gioco poiché non so quante possibilità di vincere trofei del Grande Slam avrò in futuro. Per questo affronto questa finale con un atteggiamento positivo e con fiducia e voglia di vincere. Poi, ovviamente, questo non è una garanzia di successo perché molte cose possono accadere in campo. Senza dubbio l’esperienza che ho a questo livello potrebbe essere un fattore a mio favore. Allo stesso tempo però – ha aggiunto – conoscendo Nick e sapendo come si comporta, non sembra essere influenzato troppo dalla pressione. Ha molta potenza con il suo servizio e con il suo tennis. Sono sicuro che sarà molto aggressivo sin da subito ma sono preparato per questo“.