Le parole dello spagnolo in conferenza stampa, dopo la vittoria su Djokovic che gli ha regalato il secondo titolo Slam della sua carriera
Carlos Alcaraz è riuscito nell’impresa di battere Novak Djokovic a Wimbledon, dopo una serie di 34 vittorie consecutive ai Championships del serbo. Imponendosi con lo score di 1-6 7-6(6) 6-1 3-6 6-4, lo spagnolo ha conquistato il secondo titolo Slam della sua carriera: “È un sogno che si avvera, essere campione a Wimbledon è qualcosa che volevo davvero. Non pensavo di realizzarlo così presto. Adesso è il momento di godermi ogni singolo momento e condividere tutti i miei sentimenti. È stato fantastico riuscire a battere Novak su questo campo dopo 10 anni di imbattibilità. Tutto questo l’ho fatto in primis per me ma è fantastico anche per la nuova generazione che mi ha visto batterlo e magari adesso saranno più consapevoli del fatto che possano batterlo anche loro“.
Tanti insegnamenti dal match perso a Parigi: “Ho imparato tanto da quella partita, mi sono preparato mentalmente in modo diverso. Ho gestito meglio la tensione, i nervi. Ovviamente sull’erba è diverso rispetto alla terra ma mi ripetevo in mente “non mollare, non mollare”, ho lottato su ogni palla e sono venuto fuori degli scambi incredibili. È stato un lungo match, fatto di lunghi set e di lunghi game. Se sono rimasto in campo è grazie alla mia forza mentale”. “Di sicuro questo è il momento più importante della mia vita. Probabilmente tra cinque anni cambierà ma finora non ho avuto tante occasioni come questo e quindi mi godo il momento. Vincere Wimbledon e battere Novak è qualcosa che sogno da quando ho iniziato a giocare a tennis. Ecco spiegato perché questo momento è così importante“.
In chiusura un pensiero alla sua famiglia e al suo team: “È un grande momento non solo per me ma anche per loro. Ho cominciato a giocare a tennis grazie a mio padre, un grande fan del tennis. Guardava sempre tennis a casa, anche prima che io nascessi. Penso che per lui sia incredibile vedere il figlio fare la storia, alzare il trofeo di Wimbledon. Averli avuti lì è qualcosa che non dimenticherò mai; ecco perché quell’abbraccio è speciale e spero di avere una foto di quel momento indimenticabile“.