Erano più di sessant’anni che un’italiano non arrivava così avanti a Wimbledon
Matteo Berrettini continua a scrivere pagine di storia per il tennis italiano. Il romano sconfigge Felix Auger-Aliassime con il punteggio di 6-3 5-7 7-5 6-3 e diventa il secondo azzurro di sempre ad ottenere una semifinale a Wimbledon: l’unico riuscito in quest’impresa era stato Nicola Pietrangeli nel lontanissimo 1960. Venerdì, qualora il nostro rappresentante dovesse prevalere su Hubert Hurkacz, sarebbe il primo in assoluto a raggiungere la finale dello Slam londinese. Grazie a questo risultato, il campione in carica del Queen’s scavalca Rafael Nadal e Daniil Medvedev nella Race to Turin, entrando nella top 5 di questa classifica.
Berrettini parte in maniera molto decisa e trova due break nei primi tre turni di risposta, tenendo la battuta in maniera piuttosto agevole. Volato sul 5-1, accusa una piccola flessione e si fa strappare il servizio, nonostante fosse avanti 40-0. Subito il break, tuttavia, l’azzurro si riprende immediatamente, mette a segno il controbreak e chiude la prima frazione sul punteggio di 6-3. Nel secondo parziale, le cose iniziano a cambiare. Auger acquisisce fiducia dal finale del set precedente, ritrova il suo gioco e mette il romano alle strette, facendolo scambiare di più. Il numero 9 del mondo, dunque, subisce un break nel terzo game, ma, poco dopo, risponde con un controbreak. Nei due giochi successivi, sono quattro le chance non sfruttate da entrambi, ma è solo Matteo a chiudere il set con dei rimpianti. Il canadese, infatti, riesce a trovare il break decisivo e, grazie ad un game a zero, riporta il match in parità.
Il terzo set vede più a suo agio la testa di serie numero 16, che sembra aver scoperto la maniera per disinnescare la potenza dell’italiano. Sprecate due palle break, tuttavia, il tennista di Montréal non riesce più a mettere in difficoltà il nostro portacolori sul suo servizio, e, presentatosi alla battuta per andare al tiebreak, cede il servizio. Incredibile come il numero 1 d’Italia sia riuscito, nel momento chiave del match, a ritrovare la lucidità e ad alzare clamorosamente il proprio livello, vincendo la terza frazione 7-5 e portandosi ad un solo set dalla semifinale. Durissimo, guardando la situazione dal punto di vista di Auger, il colpo psicologico subito, e infatti il canadese gioca un’inizio di quarto set disastroso. Il 7° favorito del tabellone se ne accorge e limita al massimo gli errori, sfrutta le sue chance e vola sul 3-0. Da qui in poi, è sempre l’azzurro a comandare, confermando il break senza troppi patemi e chiudendo i conti per 6-3 5-7 7-5 6-3. Semifinale sia!