Secondo il New York Times gli organizzatori potrebbero aver già preso una decisione: l’annuncio in conferenza stampa il 26 aprile
Quelle che erano soltanto voci potrebbero trasformarsi presto in qualcosa di concreto. Stando a quanto riportato dal New York Times, l’All England Lawn Tennis Club avrebbe già preso la decisione di impedire ai giocatori russi e bielorussi di competere, a causa dell’invasione della Russia in Ucraina. Wimbledon 2022 sarebbe il primo torneo a prendere una simile decisione, andando un passo oltre le regole stabilite in base alle quali i giocatori di questi paesi competono senza portare la loro bandiera.
La volontà del torneo di affrontare la questione è nota da mesi, con l’idea di chiedere agli atleti russi di condannare pubblicamente e apertamente le decisioni di Vladimir Putin. A quanto pare l’attesa prolungata avrebbe fatto precipitare gli eventi. Già alcuni tennisti ucraini, come Marta Kostyuk e il capitano della squadra di BJK Cup, Olga Savchuk, si erano esposti in tal senso, considerando solo una questione di tempo il fatto che il tennis potesse prendere una posizione simile a quella del pattinaggio artistico o dell’atletica, discipline in cui gli atleti non possono competere in eventi internazionali.
Il torneo inizierà il 27 giugno (convocata una conferenza stampa per il 26 aprile) mentre il Roland Garros sembrerebbe non avere intenzione di fare qualcosa di simile. Una decisione che rischia di esporsi inevitabilmente a molte critiche. Steve Simon ad esempio, CEO della WTA, è stato uno degli alti funzionari schieratisi contro il divieto di gareggiare per le tenniste russe. Wimbledon rischia di perdere alcune delle sue stelle: da un lato Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Karen Khachanov o Aslan Karatsev; dall’altro Aryna Sabalenka, Victoria Azarenka, Anastasia Pavlyuchenkova o Daria Kasatkina. E tanti altri.