Andrey Rublev, dopo aver battuto Daniil Medvedev nella semifinale del Western & Southern Open di Cincinnati, si è reso protagonista di una dichiarazione molto divertente

Nel Western & Southern Open di Cincinnati, Andrey Rublev ha raggiunto la seconda finale Masters 1000 della sua carriera, dopo quella persa a Monte Carlo, quest’anno, contro Stefanos Tsitsipas. Per fare ciò, ha dovuto sconfiggere il concittadino Daniil Medvedev, sfatando un vero e proprio tabù. Mai, infatti, l’attuale numero 7 del mondo era riuscito strappare anche un solo set al suo connazionale, perdendo 5 volte in altrettanti scontri diretti. Al termine del match, Rublev, particolarmente soddisfatto, ha rilasciato una dichiarazione molto divertente: “Giocare con Medvedev – ha spiegato il 4° favorito del torneo – è difficilissimo: batterlo è come laurearsi e, quando ci riesci, meriti un attestato simile ad un diploma.

In seguito, il russo ha analizzato la partita con maggiore lucidità: “Il punta di svolta è stato quell’ottavo gioco del secondo set, durato ben 22 punti. Ho capito che Daniil era molto stanco, dal momento che commetteva errori per lui insoliti. Anch’io ero molto stanco, ma mi sono detto che, qualora fossi riuscito ad ottenere il break in quel momento, avrei avuto ottime possibilità di rimontare e vincere il match. Non credo – ha proseguito Rublev – che si sia fatto realmente male quando ha sbattuto contro la telecamera: penso che quell’evento gli abbia lasciato più che altro scorie psicologiche, poiché, quando colpisci qualcosa durante il gioco, rischi di spaventarti e iniziare a giocare con il freno a mano tirato”.