Prima vittoria in sei confronti diretti per Rublev nel derby con Medvedev e finale conquistata nel Masters 1000 di Cincinnati

È arrivata la tanto agognata vittoria di Andrey Rublev in un confronto con il connazionale Daniil Medvedev. Un’impresa che non era mai riuscita all’attuale numero 7 del mondo, che contro Medvedev aveva perso i cinque precedenti, non riuscendo a conquistare nemmeno un set. Vittoria e finale raggiunta nel Masters 1000 di Cincinnati in una partita durata 2 ore e 20 minuti e terminata con il risultato di 2-6 6-3 6-3.

Nel primo set l’equilibrio si rompe subito, quando nel terzo gioco Medvedev riesce a strappare il servizio all’avversario sfruttando la prima occasione di break della partita e a salire sul provvisorio 2-1. Ancora Medvedev serve bene nel quarto gioco e poi si ripropone ancora con attenzione in risposta per capitalizzare nuovamente il break e salire 4-1. Ancora due break nel sesto e nel settimo gioco non cambiano la storia del set e il più “anziano” dei due russi si ritrova a servire per chiudere il primo parziale sul 5-2. Serve ancora bene e manda in archivio la frazione. Le statistiche del primo set mostrano un Rublev troppo falloso, con il solo 52% di punti vinti con la prima in campo e nemmeno uno vinto con la seconda di servizio. Buoni i numeri di Medvedev più con la prima che con la seconda in campo, cinico anche nello sfruttare le palle break.

Nel secondo set i due giocatori sembrano trovare continuità al servizio. Si arriva all’ottavo gioco con Medvedev sotto 3-4 senza break. È questo il game che cambia definitivamente la partita: 22 punti giocati con 4 palle game non capitalizzate dal numero 2 del mondo e break che arriva in favore di Rublev alla quinta occasione. Il 23enne di Mosca serve quindi avanti 5-3, è bravo ad annullare due palle break e a sfruttare subito il set point per chiudere 6-3 il parziale.

Il terzo e decisivo set mostra ancora l’ormai conquistato dominio di Rublev, che concede 5 punti al servizio nell’intero parziale e strappa la battuta a Medvedev prima nel settimo (per salire 4-3) e poi nel nono gioco, quando il numero 2 del mondo serviva sotto 3-5 per allungare il match. La partita va quindi in archivio 2-6 6-3 6-3.

Nel secondo e nel terzo parziale sono pochi i punti vinti da entrambi i giocatori con la seconda di servizio. Differenza segnata dai rendimenti con la prima in campo. Il 67% di Medvedev contro il 76% di Rublev nel secondo e addirittura un 57% contro un 81% nel terzo, che non poteva che portare nelle casse di Andrey Rublev il match.