Lo svizzero ai microfoni de “L’Illustre” ha raccontato i minuti precedenti alla finale di New York, vinta contro Novak Djokovic
Stan Wawrinka è uno dei pochi giocatori che non è ancora tornato in campo dopo lo stop per l’emergenza coronavirus. L’elvetico ha più volte ribadito di volersi preparare direttamente per la ripresa dei tornei ATP, e soprattutto in vista degli US Open in programma nelle prime due settimane di settembre. Wawrinka, già vincitore dello slam newyorkese nel 2016, ha raccontato al francese “L’Illustre” i minuti che hanno preceduto la finale vinta contro Novak Djokovic.
“Ero molto nervoso – ha spiegato Wawrinka -. Avevo 31 anni, e ho pensato che quella fosse l’ultima possibilità di vincere uno slam. L’allenamento prima della finale andò male. Ero agitato e di cattivo umore. Cinque minuti prima della finale ero molto nervoso. Ho iniziato a piangere, ho dovuto anche vomitare“.
Lo svizzero ha poi parlato della partita: “Non mi sentivo bene, nel primo set Djokovic era avanti 4-1 e aveva un altro break point. Sono riuscito a vincere il game, e in quel momento ho cercato di rendere gli scambi più lunghi, a costo di perderli, per togliere lo stress dal corpo – ha raccontato -. Ho iniziato a correre da destra a sinistra, cosicché la fatica avesse la meglio sullo stress. Non sapevo se avrei vinto la partita, ma sapevo che avrei combattuto fino alla fine. Alla fine ho vinto”.