Il torinese, dopo l’incredibile vittoria su Novak Djokovic, si gioca con il britannico l’accesso all’ultimo atto del torneo

Ha sorpreso tutti, Lorenzo Sonego, che con la vittoria su Novak Djokovic è diventato il settimo italiano di sempre a battere un numero uno del mondo. A poche ore dal successo più bello della sua carriera, però, il tennista torinese deve già voltare pagina e pensare alla prossima sfida, perché adesso davvero tutto è possibile. Ai quarti di finale dell’ATP di Vienna, il classe ’95 se la vedrà con Daniel Evans, vincitore dell’ultimo match di giornata contro Grigor Dimitrov in tre set.

Per Sonego sarà molto difficile ripetere una prestazione come quella offerta contro Djokovic, che si è avvicinata più volte alla perfezione in gran parte dei suoi colpi. Un dritto implacabile, un rovescio che ha funzionato molto meglio del solito, e la capacita di muoversi nel campo con una rapidità tale da ribaltare scambi che sembravano già persi. Se l’azzurro riuscisse a giocare nuovamente così, la finale sarebbe più vicina che mai. Nella qualità dei colpi offerti da Sonego ha influito anche l’atteggiamento mentale da vero combattente, da sempre uno dei punti di forza del venticinquenne piemontese. La vittoria su Djokovic dovrà essere un’arma in più per la testa del torinese, che si troverà ad affrontare un avversario sulla carta meno pericoloso di quello affrontato nei quarti, ma in condizioni totalmente diverse.

Nella conferenza post-match di ieri sera, Sonego ha fatto capire di non volersi accontentare della semifinale, nonostante gli incontri si facciano più insidiosi man mano che si avanza in tabellone. Io devo continuare a fare quello che sto facendo adesso. Sarà una partita durissima, se non addirittura più dura, ma non avrò niente da perdere – ha affermato -. Devo solo lavorare su come stare in campo e sull’atteggiamento, perché ogni partita ha delle difficoltà diverse e io devo essere bravo a superarle”.

Quella di oggi sarà probabilmente la sfida più difficile affrontata sin qui da Sonego a Vienna, ma sul suo esito peserà tantissimo come entrerà Lorenzo in campo. Perché se entra come ha fatto ieri, può fare davvero tanto male.