Il serbo illumina la notte newyorkese con il suo ritorno agli US Open: solamente cinque i game lasciati ad Alexandre Muller. L’avversario del secondo turno sarà Bernabe Zapata Miralles
È stato dolcissimo il ritorno di Novak Djokovic sull’Arthur Ashe Stadium. A due anni di distanza dall’ultima volta. A due anni di distanza da quella dolorosissima finale persa con Daniil Medvedev che gli costò il sogno Grande Slam. Il serbo ha dovuto attendere tanto prima di scendere in campo, a causa del prolungarsi dei match in programma sul Centrale di Flushing Meadows, ma alla fine è arrivato il suo esordio agli US Open: 6-0 6-2 6-3 il duro parziale inflitto ad Alexandre Muller dopo un’ora e 36 minuti di gioco. Poco da dire su una partita dominata nei turni di risposta da Nole, che ha macchiato la sua prova perfetta con il servizio perso nel sesto gioco del secondo set alla prima palla break concessa, quando però guidava già avanti di due break sul 4-1. È arrivato dunque un successo importante per il serbo, che torna sulla vetta del ranking dopo la ripubblicazione della classifica, in attesa di vedere ovviamente se Carlos Alcaraz riuscirà a riconfermarsi. Al secondo turno, Djokovic affronterà Bernabe Zapata Miralles, vittorioso al debutto su Ethan Quinn.
Inizia con il piede giusto anche l’avventura del finalista dello scorso anno Casper Ruud, che ha sofferto ma alla fine è riuscito ad imporsi 7-6(5) 3-6 6-4 7-6(4) sul giovane beniamino di casa Emilio Nava. Bella vittoria per Stefanos Tsitsipas su Milos Raonic per 6-2 6-3 6-4 e per Iga Swiatek nel femminile, vittoriosa al debutto su Rebecca Peterson con lo score di 6-0 6-1.