Il numero 3 del mondo, dopo il successo in quattro set su Adrian Mannarino, è tornato a parlare del toilet-break avvenuto nel match di primo turno con Andy Murray per cui è stato aspramente criticato dallo scozzese.

L’ultimo match della terza giornata agli Us Open ha visto il successo in quattro set di Stefanos Tsitsipas ai danni dell’esperto Adrian Mannarino. Il numero 3 del mondo approda perciò al terzo turno del Major newyorkese, in cui sfiderà il giovanissimo Carlos Alcaraz. Al termine della contesa con il tennista transalpino, in conferenza stampa, Stefanos ha dichiarato: “All’inizio dei primi due set dal punto di vista tattico ho fatto tutto in modo corretto. Mi sentivo a mio agio e ho potuto giocare bene. Quei due break sono arrivati senza difficoltà e senza sforzo. Sono stato bravo a fare le cose giuste nei momenti importanti”.

Il 24enne greco ha poi parlato, su esplicita domanda, delle dure esternazioni fatte da Andy Murray sul lungo toilet-break della loro sfida di prima turno: “Entrambi dovremmo parlare di questa cosa, perché io ho seguito le regole. Non ho infranto nulla. La regola non specifica quanto tempo puoi passare in bagno. Considero importante prendere la pausa se è necessaria“. Il nativo di Atene si è poi soffermato su quelli che sono i benefici di uno stop fra un set e l’altro: “Ti senti rinvigorito e più fresco. Per me è fondamentale, per altri no. Io cerco di essere sempre veloce possibile, anche se a volte ho bisogno di più tempo“.

A proposito della questione “tempo”, è stato poi fatto notare al finalista del Roland Garros quanto l’accoglienza non sia state delle migliori al suo rientro in campo e lui ha così risposto: “Ci sono delle regole e penso di averle sempre rispettate. Se le infrangessi sarebbe giusto punirmi e criticarmi – ha ribadito Tsitsipas – ma dal momento che ho seguito le linee guida, davvero non capisco dove sia il problema“. Due dei giornalisti presenti in sala stampa allora hanno evidenziato quanto per alcuni giocatori, come Murray appunto, bisognererebbe essere più rispettosi a prescindere dal regolamento e Tsitsipas su ciò ha controbattuto così: “Non vorrei farmi gli affari altrui ma da giovane ricordo una finale proprio tra Andy e Novak (Us Open 2012, ndr), in cui ci fu un’interruzione proprio fra quarto e quinto set da parte di Murrray. Puoi per piacere controllare quanto durò quella pausa?Al seguente quesito uno dei due giornalisti prontamente ha risposto: “Durò sicuramente meno di tre minuti”.

L’argomento a quel punto sembrava essersi chiuso ma poco dopo è giunta un’altra riflessione su di esso, in particolare su cosa ne pensasse della reazione del pubblico: “Queste persone amano lo sport e non potrei mai avere nulla contro di loro, ma non capiscono come possano essere certe cose. Loro non hanno giocato a tennis ad alti livelli e non sanno quanti sforzi ci sono quanto difficile sia essere a questi livelli. Certe volte abbiamo solo bisogno di una piccola pausa e vorrei capire cosa cambia tra tre e sette minuti di stop. Credo sia giusto soddisfare una propria esigenza personale”.