Seppi vince l’ennesima maratona della carriera, delude Sonego. Fuori dallo Us Open anche Mager e Travaglia
Seppi fa sua un’altra maratona: “Queste partite mi spingono a continuare”
Andreas Seppi supera ancora una volta i suoi limiti e regala al tennis azzurro un’altra partita da videocassetta. Termina con il punteggio di 2-6 7-5 6-4 2-6 7-6(13) per l’altoatesino il match di primo turno dello Us Open contro l’ungherese Marton Fucsovics. Quattro ore di gioco ed un finale da film, caratterizzato da match point su entrambi i fronti. Alla fine si sdraia a terra Seppi che ritrova una vittoria che a Flushing Meadows mancava dal 2018: “Gioco per queste partite qui e vincere un match del genere mi fa volare e mi dà nuova linfa per continuare a lavorare. Poi in campo magari il livello non era altissimo come in match del passato, ma per emozioni è uno dei miei successi più belli – commenta a caldo Seppi che al prossimo turno affronterà il semifinalista di Wimbledon Hubert Hurkacz -. Per il mio fisico naturalmente il problema non è la partita secca, ma quelle che seguono una vittoria. Giovedì affronterò Hurkacz dopo aver giocato quattro ore all’esordio, vedremo come starò fisicamente. A Parigi e a Wimbledon ho accusato le fatiche dei due primi turni, sentivo la muscolatura rigida e mi muovevo peggio in campo. La fase di recupero è diversa rispetto a qualche anno fa”. Per Andreas quello del secondo turno sarà il primo confronto in carriera con il talento polacco, ma è già pronto a chiedere informazioni ai colleghi azzurri: “Non ho mai giocato con Hubert, ma chiederò qualcosa a Sinner e Berrettini che lo conoscono, poi vedremo”.
Delusione Sonego: “Potevo vincere tutti e quattro i set, invece ne ho persi tre”
Delude Lorenzo Sonego, sconfitto al termine di una brutta prova contro il tedesco Oscar Otte. Il torinese perde con lo score di 6-7(8) 7-5 7-6(4) 7-6(1) ed incassa uno dei KO più deludenti della sua carriera. In tutti i parziali Sonego ha avuto un break di vantaggio, ma dopo aver vinto il set inaugurale non è più riuscito a concretizzare i momenti decisivi. “Potevo vincere tutti e quattro i set, invece ne ho persi tre. È stato un match particolare, Otte è difficile da affrontare: ha molti alti e bassi nell’arco della partita perché serve bene ed è molto aggressivo, quindi in alcuni momenti fa tanti punti ed in altri fa solo errori – analizza Lorenzo che poi viene a se stesso -. Nei momenti importanti mi sono espresso male e non sono stato aggressivo come al solito. Alla fine è andata così e quest’esperienza mi servirà per il futuro”. Durante l’incontro l’azzurro ha poi ammesso di aver accusato un problema fisico che lo ha condizionato, senza però tagliarlo fuori dalla contesa: “A fine secondo set ho avuto problemi ad una gamba, ma ho combattuto fino all’ultimo punto”.
I colori azzurri hanno poi registrato ulteriori eliminazioni nella seconda giornata di main draw: quelle di Stefano Travaglia e Gianluca Mager. Il primo non è riuscito ad impensierire Corentin Moutet che si è imposto con il punteggio di 6-4 7-5 7-6(3); lotta invece il secondo che si arrende a Jordan Thompson al set decisivo dopo tre ore e mezza di partita. Alla stretta di mano il tabellone recita 4-6 6-3 7-5 2-6 7-6(3) per l’australiano.