La britannica torna a New York un anno dopo lo storico trionfo e lo fa conscia del proprio livello e di quello del circuito
La vita di Emma Raducanu dopo il trionfo agli US Open del 2021 non è stata più la stessa, in campo e fuori. 19 anni, oggi numero 11 del mondo, la britannica è stata chiamata a gestire aspettative e pressione nell’anno più folle della sua vita. Ha cambiato allenatori, ha cambiato modo di essere. In conferenza stampa ha mostrato una personalità da veterana, rispondendo con decisione alle domande dei giornalisti.
“È fantastico per me tornare a New York dopo l’anno che ho passato nel circuito – spiega Raducanu – e i tanti nuovi tornei disputati. Sono molto contenta di quello che ho fatto in questa stagione e di come sono uscita da certe situazioni. Naturalmente ho dei ricordi incredibili di questa città. È uno dei miei eventi preferiti. Campionessa in carica? Credo che la stampa pensi a questa cosa più di quanto lo faccia io. La difesa del titolo è una sorta di invenzione dei media. Devo prendere una partita alla volta perché qui ci sono tutte le giocatrici più forti. Mi concentro su ciò che faccio, sul mio percorso. Come ho detto l’anno scorso, faccio le cose a modo mio”.
Dal titolo del 2021 sono cambiate molte cose. “Credo che l’aspetto più importante sia che ho molte persone intorno a me. Prima potevo fare quello che volevo, nessuno si preoccupava troppo. È una cosa a cui mi sono abituata nel corso dell’anno. Fa parte dello sport, di quello che faccio, non ho assolutamente nulla di cui lamentarmi. Io sto crescendo, il tennis sta crescendo e noto che adesso molte giocatrici hanno la convinzione di potercela fare“.